BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Trezzo sull’Adda, rinasce l’ex cava Colombo Biloo: “Polmone verde restituito alla comunità”

Il Belvedere dell'Adda si trasforma in un luogo di incontro e divertimento per famiglie con eventi green

Una foto d'epoca della cava Colombo Biloo

Una foto d'epoca della cava Colombo Biloo

Trezzo sull’Adda – Nessuna speculazione, porte aperte a tutti. Protagonista, la rinascita dell’ex cava Colombo Biloo, prima area di estrazione ai tempi del cantiere della centrale Taccani, a inizio Novecento, con i barcaioli-sabbionai fissati in alcune immagini storiche. Adesso, invece, è tempo di invasione di bambini, ragazzi e genitori per due weekend al Belvedere dell’Adda.

Si comincia sabato e domenica. "Primo evento di una serie", la nuova proprietà garantisce: "Il polmone verde viene restituito alla comunità", una nuova vita dopo un passato al centro del caso tangenti, nella "Trezzopoli" rossa del decennio scorso con mazzette promesse agli amministratori della giunta di sinistra sulla maxi area da 103mila metri in cambio di futuri investimenti immobiliari, che "non ci saranno mai".

Un pezzo di curriculum, il più recente, da dimenticare e un futuro in itinere, il Parco Adda Nord sta valutando il progetto, del quel trapela sarà "green". Un modo anche per riportare in auge la storia del luogo e stroncare le voci che si sono rincorse negli ultimi tempi sul mattone in arrivo, dopo i movimenti in zona. Le sue radici affondano nei secoli, durante la peste borromaica del biennio 1576-77 qui c’era quello che "oggi chiameremmo un ospedale da campo - ricorda lo storico Cristian Bonomi, referente scientifico dell’Ecomuseo Adda di Leonardo - in quella che allora era la vigna di Paolo Casati sorgevano tende, postazioni di cura allestite nell’emergenza", uno scenario non poi così lontano da quanto vissuto con la pandemia quattro anni fa.

Bastano pochi cenni per intuire le tante vite del posto, che "ha sempre avuto una vocazione all’incontro, come sotto la Causa Pia, in cui venivano offerte medicine ai poveri"; ma c’è stata anche l’anima danzante, "più felice", che torna adesso con il nuovo appuntamento con il borgo e dintorni.

Due giorni all’insegna del divertimento per tutta la famiglia fra bancarelle, bowling, salto coi sacchi, labirinto, caccia alle uova, voli in mongolfiera e tante altre attrazioni. C’è anche l’area ristoro. In vendita un amaro che nasce dal tarassaco e dal sambuco che si raccolgono sulle rive del fiume. E bis, il 30, 31 marzo e 1 aprile. L’appuntamento è sempre in via Val di Porto 26.