Elezioni, Sala attacca il centrodestra: "Tifa contro Milano pur di vincere"

Il sindaco sui rivali: "Dipingono una città che non esiste". E sui fatti di Voghera: "No a gente che gira armata". Bernardo: "Presto il mio decalogo"

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

di Giambattista Anastasio

Il sindaco Giuseppe Sala accusa la destra di svilire Milano pur di vincere le elezioni comunali, lo sfidante Luca Bernardo, candidato proprio del centrodestra, fa sapere che è in fase di preparazione "un decalogo" nel quale sarà sintetizzato il programma elettorale. Nel mezzo la rinuncia dello scrittore Nicolai Lilin a candidarsi con Europa Verde, l’attesa per le mosse del M5S e una telefonata che diventa un piccolo caso: quella fatta da Sala a Bianca Tedone, candidata sindaco di “Potere al Popolo“. Queste le ultime sul fronte della corsa per Palazzo Marino.

"La destra pur di vincere tifa contro Milano –attacca Sala dal palco del Teatro Burri, dove ieri era in programma un evento della sua lista –. Raccontano a tutti che questa è una città triste, che la gente è incazzata, che non ci sono interessi da nessuna parte del mondo, che Milano è ripiegata su se stessa, che ha bisogno di un rilancio e bisogno di ripartire. Stanno raccontando quella che Milano non è: non dobbiamo essere scioccamente ottimisti, ma essere consapevoli che questa è una città ammirata in Italia e nel mondo". Il primo cittadino si sofferma poi su quanto accaduto a Voghera, dove un assessore comunale della Lega, Massimo Adriatici, è stato arrestato per aver esploso il colpo di pistola che ha ucciso un 39enne di origine marocchine. L’ipotesi di reato a suo a carico è eccesso colposo di legittima difesa, per ora. Sala sottolinea: "La giustizia farà il suo corso, io non voglio con me gente che va in giro armata per la città. Mi sorprende l’atteggiamento quasi distaccato del sindaco di Voghera, della sua giunta e dei componenti del centrodestra". Quindi la telefonata con Tedone, resa nota dalla stessa candidata di Potere al Popolo: "Sala mi ha manifestato la sua disponibilità ad un confronto e io mi sono limitata a rispondergli che ci troviamo su fronti opposti. Ci chiediamo come mai Sala si sia preso la briga di telefonare al candidato di un’organizzazione che da sempre dice di voler rompere completamente le compatibilità e ribaltare il modello di città che Sala e le giunte precedenti di centrodestra e di centrosinistra hanno costruito".

Da qui la replica del sindaco: "Sto chiamando tutti i candidati che non conosco per un gesto di cortesia. C’è stata una sola che ha fatto un comunicato stampa per dirlo. L’educazione è stata percepita male". Quanto alle alleanze col M5S, Sala ribadisce: "Oggi, senza aver capito dove vanno a planare, è difficile immaginare qualcosa". Chi non si immagina più nella corsa per Palazzo Marino è Nicolai Lilin: "Mi rendo conto di essere troppo anticonformista per essere collocato in qualche area politica precisa", così lo scrittore annuncia il ritiro della sua candidatura con Europa Verde, che aveva provocato polemiche a sinistra per la partecipazione di Lilin a iniziative di CasaPound e Lealtà Azione, gruppi neofascisti. Infine Bernardo, in un’intervista ad Affaritaliani, annuncia il lancio delsuo decalogo.

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