Duecento giorni per guarire dal Covid, 60 dei quali, i primi, trascorsi in un letto di Terapia intensiva all’Uboldo, sospeso fra la vita e la morte, con la paura di non farcela come sola compagna. Il paziente, un 60enne della Martesana, è appena tornato a casa dopo una lunga riabilitazione polmonare e per prima cosa ha telefonato a Massimo Zambon. Voleva ringraziarlo. L’emozione corre nel filo, "senza di voi non ce l’avrei fatta. Mi avete salvato". Il messaggio è arrivato dritto al cuore di medici e infermieri. Un caso emblematico che racconta il basso indice di mortalità registrato in corsia sul Naviglio. Il primario e i suoi collaboratori hanno strappato a una fine terribile decine di malati. "Non ci siamo mai arresi, neanche quando sembrava che non saremmo mai usciti da quell’inferno".
Bar.Cal.
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