Cavo d’acciaio teso in mezzo a viale Toscana: Alex Baiocco esce dal carcere e va ai domiciliari, il complice torna libero

Milano, il giudice accoglie le richieste dei difensori dei due giovani condannati in rito abbreviato per blocco stradale

L'albero al quale era legato il cavo d'acciaio teso in mezzo alla strada in viale Toscana. Al centro, il cavo utilizzato. A destra, Alex Baiocco

L'albero al quale era legato il cavo d'acciaio teso in mezzo alla strada in viale Toscana. Al centro, il cavo utilizzato. A destra, Alex Baiocco

Milano – Alex Baiocco, condannato in abbreviato a tre anni per avere teso un cavo d'acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano, esce dal carcere e va agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il gup di Milano Sonia Mancini, stabilendo anche la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari per l'amico Michele di Rosa, che aveva patteggiato una pena a 2 anni e 6 mesi e che quindi adesso torna libero.

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Le richieste di scarcerazione erano state avanzate dai rispettivi difensori dei giovani, entrambi accusati di blocco stradale, dopo l'udienza della settimana scorsa. Tutti e due, davanti al giudice, avevano chiesto scusa.

Baiocco e Di Rosa, 24 e 18 anni, erano stati arrestati per l'episodio della notte tra il 3 e il 4 gennaio 2024 quando, insieme a un terzo complice 17enne per il quale procede il Tribunale dei Minori, avevano teso il cavo legando un estremo alla pensilina di un autobus e l'altro a un palo della segnaletica verticale, mettendo in pericolo l'incolumità soprattutto di motociclisti e ciclisti.

Baiocco era stato fermato quella notte stessa, mentre Di Rosa si era costituito pochi giorni dopo. Le indagini erano state coordinate dal pm di Milano Enrico Pavone, che aveva chiesto per i due giovani il rinvio a giudizio con il rito immediato.