Aiuti alle startup sociali PizzAut diventa legge

L’esperienza con ragazzi autistici trasformata in opportunità nazionale

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di Barbara Calderola

E’ stato lui il primo a credere nel potenziale di PizzAut, quando il ristorante gestito da ragazzi autistici era un’idea alla ricerca di finanziamenti. E oggi è lui, il senatore Eugenio Comincini (nella foto) da Cernusco, a regalare al Paese partendo da quell’esperienza "una legge sulle start-up sociali che favorisce l’inserimento professionale di persone speciali". E’ questa l’eredità dell’ex sindaco che ha sta per mettere fine all’esperienza da parlamentare. "Con la firma da parte dei ministri Andrea Orlando e Daniele Franco dei decreti attuativi che renderanno operative le norme si chiude davvero il mio mandato e nel migliore dei modi", dice commosso. La corsa per spingere il provvedimento atteso da gruppi e famiglie da decenni è cominciata nel 2019 "e valorizza le realtà no-profit spesso nate dalla caparbietà dei genitori con l’obiettivo di creare posti accessibili ai disabili". Per rientrare nei parametri di facilitazione ci sono dei paletti: "Le società non devono essere nate da più di cinque anni, ma soprattutto devono avere due terzi del personale con handicap. Chi rispetta i requisiti accede a una serie di ‘sconti’, defiscalizzazione e decontribuzione per 3 anni al 70% con agevolazioni anche sul reddito del dipendente". Il senso è chiaro: "Potenziamo e aumentiamo iniziative di innovazione sociale, offrendo la possibilità a tutte queste realtà di organizzarsi non solo sotto forma di associazione, ma anche di azienda con la possibilità di reggere la concorrenza e creare occupazione per una categoria – autistici in particolare - che fatica a sistemarsi". E’ nato tutto da una cena a Palazzo Madama, ai fornelli i ragazzi di PizzAut nata nel frattempo e di Tortellante, un’iniziativa simile che ha radici a Modena.

"E’ stata la scintilla che ha messo in moto la macchina - ricorda Comincini –. E’ filato tutto liscio: tempi tecnici e burocrazia non si sono messi di traverso. E pochi giorni fa le ultime firme hanno trasformato il progetto in realtà". Per il senatore "l’orgoglio e la soddisfazione di aver creduto con tutte le forze insieme ad altre persone in una proposta che cambierà in meglio la vita di molte persone e delle loro famiglie: è questa la politica che serve". Per Nico Acampora e la sua brigata "un’altra conquista, un momento storico che ci scuote nel profondo".

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