Pioltello, stop ai cattivi odori oppure si chiude

Ultimatum di Città Metropolitana all'azienda

Giuseppe Bottasini assessore all’Ambiente

Giuseppe Bottasini assessore all’Ambiente

Pioltello (Milano), 19 dicembre 2018 - Rimettere subito in funzione la torcia di combustione delle emissioni maleodoranti, installare una «scatola nera» per tracciare gli orari di funzionamento del dispositivo e collegare tutte le lavorazioni sui grassi animali a questo strumento di depurazione. Sono i primi interventi imposti da Città Metropolitana alla Sirius, l’azienda di Cernusco da cui provengono gli odori molesti che fa due anni rendono la vita impossibile ai pioltellesi.

Alcuni interventi – come la rimessa in funzione della torcia, che durante l’ultimo sopralluogo di Arpa era spenta – sono da fare subito, gli altri invece dovranno essere completati entro il 20 gennaio. Se l’azienda non eseguirà le prescrizioni imposte dalla diffide emessa da Palazzo Isimbardi, scatterà la chiusura dell’impianto produttivo. A creare le emissioni è il trattamento di grassi animali, provenienti da scarti di lavorazione di aziende alimentari, per essere trasformati in bio combustibile per le centrali elettriche. «Città Metropolitana ha diffidato Sirius ad adempiere quanto prescritto, subito per quanto riguarda il convogliamento alla torcia delle emissioni diffuse e il trattamento del sottoprodotto della disidratazione, entro 45 giorni per le restanti prescrizioni, pena la decadenza della autorizzazione ambientale che consente a Sirius di operare», spiega Giuseppe Bottasini, assessore all’Ambiente di Pioltello. «I Comuni di Pioltello e Cernusco hanno anche chiesto un tavolo di monitoraggio – aggiunge Bottasini - e si riservano di procedere a segnalare la situazione alla autorità giudiziaria, in caso di mancata azione da parte di Città Metropolitana».

Il Comitato Ambiente Pioltello chiede analisi più approfondite sulle sostanze emesse. «Abbiamo chiesto ad Arpa di verificare se durante il ciclo produttivo vengano emesse diossine, idrocarburi e policiclici aromatici: sostanze dagli effetti cancerogeni – spiega Giorgio Fallini, presidente del Comitato –. Ad oggi, non sappiamo esattamente cosa esca da quei camini, vogliamo vivere tranquilli e sapere che la salute dei cittadini non è a rischio». Nebulosa la questione degli orari di messa in funzione degli impianti. Secondo le autorizzazioni, l’azienda dovrebbe essere aperta solo durante il giorno, quando tra l’altro è più facile per Arpa effettuare i controlli. Invece, gli odori più forti si sentono soprattutto di notte, quando Arpa ha soltanto una squadra di emergenza.