Grezzago, Giuseppe e Helena seminano il buon esempio

L’ex carabiniere pianta alberi in zone dismesse, la signora olandese va a caccia di rifiuti abbandonati: la comunità ringrazia entrambi

Il sindaco Gilberto Barki con Helena Boers, l’olandese trapiantata a Grezzago

Il sindaco Gilberto Barki con Helena Boers, l’olandese trapiantata a Grezzago

Grezzago (Milano), 15 febbraio 2020 - Lei raccoglie rifiuti mentre è a passeggio con il cane e li smaltisce al posto di chi li ha seminati per il paese, lui pianta alberi da frutto in zone semi-abbandonate e li mette a disposizione di tutti. Sono i nuovi eroi green di Grezzago, Helena Boers, olandese trapiantata nel paesino dell’hinterland di 3mila anime, e Giuseppe Stucchi, ex carabiniere in pensione che non ha mai smesso di essere al servizio degli altri. Il sindaco Gilberto Barki ne è orgoglioso e pensa già di premiarli: "Sono un esempio, mi sembra giusto riconoscerlo. Anelli di una catena virtuosa di cui un comune piccolo come il nostro, sempre alle prese con poche risorse, non può fare a meno. Spero che si allunghi coinvolgendo tanti altri adulti e ragazzi".

Boers si affida al suo segugio per scovare le piccole discariche a cielo aperto che proliferano sul territorio, in centro o in campagna. Fido fiuta, la sua padrona corre a ripulire. In poco tempo ha raccolto "un museo degli orrori", "medicinali degli anni Novanta, pacchetti di patatine dell’87", "immondizia nascosta negli angoli sfuggita agli spazzini per 30 anni - sottolinea Barki -. Quando ho visto i “reperti“ non riuscivo a credere ai miei occhi". Helena non si limita a riempire borsoni di cui esce sempre munita, ma differenzia e smaltisce, "il suo è un ciclo completo. Per questo l’opera di educazione ambientale direttamente sul campo è ancora più preziosa - insiste il sindaco -. Questa donna ci insegna con il sorriso sulle labbra che finita la teoria, c’è la pratica". "Oltre a ringraziarla potremmo aiutarla evitando di sporcare – aggiunge il primo cittadino -. E’ la prima regola per una città pulita". La mappa dell’impegno disinteressato passa anche dalle aiuole di Giuseppe Stucchi vicino al ponte dell’autostrada dove cresceranno prugni e ciliegi che l’ex carabiniere ha donato alla comunità, o la cappelletta, per la quale aveva chiesto il permesso al Comune. "E’ così che sono venuto a sapere delle sue straordinarie iniziative – dice il sindaco -. Ne sono rimasto profondamente colpito: voleva il via libera per fare un regalo senza ottenere nulla in cambio. Un miracolo in un’epoca in cui non si parla d’altro che di cattiveria e di odio. Sono corso a stringergli la mano". Pochi giorni dopo le piante erano a dimora. "Helena e Giuseppe ci spingono a riflettere: dovrebbero essere la norma e invece sono l’eccezione".