Gorgonzola, l'associazione culturale: "Riapriamo la torretta"

Il Belvedere affaccia sul parco e dovrebbe essere visitabile. La proposta potrebbe arrivare in consiglio comunale

Il progetto di restauro

Il progetto di restauro

Gorgonzola (Milano), 28 ottobre 2018 - "Riapriamo al pubblico la torretta Belvedere affacciata sul parco", la richiesta vola in rete, e potrebbe approdare anche sui tavoli del consiglio comunale: "È un bene di incommensurabile valore e potrebbe essere un primo tassello dell’Ecomuseo della Martesana sul nostro territorio". L’appello parte da Cristina Ricci, referente con Giandomenico Ferrari dell’associazione culturale Concordiola. La stessa che, proprio nei giorni scorsi, ha organizzato iniziative per il 170esimo anniversario dell’apertura dei cantieri dell’ospedale, e che ha chiesto a gran voce l’interessamento delle istituzioni per il restauro e il riutilizzo del vecchio nosocomio. Prima una digressione storica.

"La villa Serbelloni, residenza di campagna di una delle più illustri famiglie milanesi divenuta nel 1691 feudataria di Gorgonzola, è caratterizzata da una torre quadrangolare alta 25 metri circa, che si trova nello spigolo sud est dell’edificio padronale. La torre, nata a scopo di segnalazione e di controllo del territorio, diventò nel corso dei secoli ornamento di dimore nobili e simbolo di potere: questa di Gorgonzola, realizzata a scopo difensivo, venne sopraelevata all’inizio dell’Ottocento dall’ultima erede Serbelloni, la marchesa Luigia Busca. Da lì si dominava tutto il feudo della famiglia". La torre supera di tre piani l’edificio a cui è addossata sul lato ovest; nei lati liberi ogni piano intermedio prende luce da finestre chiuse da imposte. Gli spigoli sono decorati da finte pietre angolari. Dalla stanza dell’ultimo piano si può ammirare un panorama a 360 gradi sui tetti della città "e, nelle giornate serene sull’arco alpino dal Monte Rosa alla Presolana e sui grattacieli di Milano". La torretta, come la parte del complesso che ospitò fino al 2005 l’istituto Bellisario, è stata restaurata negli anni Ottanta. "Con lo svuotamento della struttura è iniziato il degrado". L’appello: "Riteniamo doveroso riconsegnare alla fruizione pubblica un tale bene storico e ambientale, aprendolo a visite di piccoli gruppi accompagnati almeno una volta al mese e in occasione di manifestazioni ed eventi".

Le stanze dei piani intermedi, si suggerisce, "potrebbero ospitare pannelli illustrativi sulla storia dell’edificio, sugli illustri personaggi che lo frequentarono venendo a costituire il primo tassello cittadino dell’Ecomuseo Martesana, il museo diffuso dell’Est milanese".