Cassina, sopralluoghi nelle scuole. Spazi e numeri non tornano

Sono 14 le classi delle elementari nonché le medie a non rispettare le distanze. Le prime ipotesi su aule e mensa suscitano una serrata polemica politica

L’idea per i più piccoli è di creare gruppi con meno di diciotto alunni

L’idea per i più piccoli è di creare gruppi con meno di diciotto alunni

Cassina De' Pecchi (Milano), 20 luglio 2020 - Sopralluoghi nelle scuole in vista della ripresa, ed emergono le magagne: numeri e spazi non tornano, né alle elementari né alle medie. La criticità ratificata in una riunione del “Tavolo scuola“ con organismi scolastici e Direzione, Amministrazione comunale e comitato genitori. Mentre si studiano soluzioni, la polemica è tutta o quasi politica.

La minoranza contro l’Amministrazione: "Sopralluoghi tardivi, inizio dell’anno scolastico terribilmente a rischio". Il sindaco Elisa Balconi: "Abbiamo i problemi di quasi tutti i Comuni: ma di qui a settembre le soluzioni saranno trovate". Ai detrattori: "Ancora una volta ci accusano strumentalmente".

I sopralluoghi si sono svolti nelle scorse settimane. Situazione più grigia del previsto, stando al quadro fornito sia dalla Direzione che dall’Amministrazione nella persona del vicesindaco Egidio Vimercati, alla riunione del “Tavolo ripartenza scolastica“ tenutasi in municipio: 14 classi delle elementari e tutte le classi delle medie non rispettano i requisiti di distanziamento. Nel verbale le prime ipotesi di intervento. Per le medie: "L’ipotesi è di spostare la prima più numerosa nel laboratorio di scienze o nell’ex aula magna e di presentare formale richiesta di una classe aggiuntiva all’Ufficio scolastico regionale per ridistribuire le altre prime costituendo gruppi classe inferiori a 18 alunni. Per le seconde e terze però servono altre soluzioni". Sulle elementari l’ipotesi di utilizzo dello spazio Aurora e della mensa per attività didattica.

«Ad oggi – scrive il comitato civico Cassina di Sandro Medei – la riapertura in sicurezza delle nostre scuole è a rischio. Solo il 15 luglio è stato eseguito un primo e parziale sopralluogo che ha evidenziato per le elementari e le medie una grave mancanza di spazio per la didattica, mentre nulla si sa per la scuola dell’Infanzia. Ci chiediamo perché si sia aspettato tanto".

Lo stesso Andrea Maggio: "Perplesso e preoccupato per i ritardi di questa amministrazione". Pesante l’affondo del Pd. "Mancano meno di due mesi all’inizio della scuola, e nessuna soluzione concreta e fattibile è sul tavolo. Scuola, studenti, famiglie non meritano di vivere ancora nell’incertezza e preoccupazione".

Il sindaco Elisa Balconi non ci sta: "Questi attacchi sono inaccettabili. Viviamo quello che vivono altri Comuni, rimasti per mesi in attesa di indicazioni, arrivate confuse e a spizzichi e bocconi. I problemi ci sono ma la Giunta, e in particolare l’assessore a Egidio Vimercati, è impegnata a risolverli, in piena collaborazione con la scuola. Una parola mi si consenta diretta alla minoranza, che ci ha chiesto tavolo e partecipazione, che abbiamo volentieri concesso, e ora ci spara addosso. Mi lascia, a dire poco, l’amaro in bocca".