Libro a luci rosse, l'autrice resta in carcere

Il volume distribuito clandestinamente in città e nel Mantovano

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Mantova, 22 maggio 2019 - Non verrà interrogata e resterà in carcere, salvo accoglimento delle istanze della difesa, Lorena Buzzago, ex maestra d'asilo al centro di un caso a luci rosse che sta scuotendo Mantova. La donna è accusata di stalking, atti persecutori e diffamazione: due delle sue vittime sono il sindaco della città Mattia Palazzi e il capogruppo dell'opposizione di Forza Italia Pierluigi Baschieri. Non solo loro, però, ma tantissimi esponenti politici, della magistratura, delle forze dell'ordine sono finiti in un pamphlet clandestino distribuito davanti a negozi, edicole ed uffici (si parla di 5mila copie) dal titolo . La donna è accusata della diffusione del libro giallo, come ormai tutti lo conoscono in città, del quale è stato ordinato il sequestro. Lei ha raccontato che la chiavetta con il testo le era stata rubata ma nessuno le ha creduto, tanto meno la Procura che ha chiesto e ottenuto l'arresto.  

Un atto che non dovrà essere convalidato perché costituisce solo l'inasprimento di una misura cautelare, l'ammonimento, già decisa in passato e firmata dal questore di Mantova. La Buzzago, che è già sotto processo per stalking, avrebbe ignorato i divieti, così la Digos ieri mattina è andata fermarla nella sua casa alla periferia di Mantova. La donna, mentre preparava una borsa di effetti personali, avrebbe estratto un lungo coltello da cucina minacciando di uccidersi. La polizia però, dopo una paziente trattativa, è riuscita a fermarla e a portarla in cella.  

Stamattina la Buzzago è apparsa in udienza davanti al Gup per rispondere del reato di persecuzione e stalking nei confronti delle sue vittime. L'avvocato d'ufficio (quella di fiducia aveva rinunciato al mandato dopo la diffusione illegale del libro giallo) ha chiesto i termini a difesa che gli sono stati concessi dal giudice Beatrice Bergamasco. Proprio davanti a lei il 31 maggio è fissata un'udienza per un diverso episodio di stalking, con le stesse vittime, che è collegato all'ammonimento del questore. Prima di quella data la difesa della Buzzago, con l'avvocato Annalisa Finocchiaro, potrà presentare istanza per ottenere la scarcerazione dell'imputata. Lo farà sicuramente ma il risultato è incerto. Di sicuro, il 31 al processo con rito abbreviato i legali sveleranno la tattica che hanno scelto. La Buzzago, intanto, ieri mattina, avrebbe ripetuto davanti al Gup la serie di accuse a 360 gradi che le sono costate la libertà.