Enrico Camanzi
Magazine

Enock Barwuah, il fratello di Mario Balotelli: carriera nel calcio, matrimonio, il figlio Noah, social

Una vita nelle serie minori, cercando di imitare Super Mario: quest’anno con l’Ospitaletto è stato promosso in C. Nei giorni scorsi la denuncia: “Chiesero soldi per farmi giocare”

Enock Barwuah e il figlio Noah; Enock con il fratello Mario Balotelli; Enock festeggia la promozione dell'Ospitaletto in C

Enock Barwuah e il figlio Noah; Enock con il fratello Mario Balotelli; Enock festeggia la promozione dell'Ospitaletto in C

Brescia, 4 luglio 2025 – Una vita all’ombra, ingombrante, del fratello. Ma anche un’ostinazione sufficientemente motivata per individuare una propria strada, per altro nei campi frequentati senza mai essere banale dal fratello di cui sopra. Signori e signori, Enock Barwuah. Ovvero Balotelli junior. Ma nessuno si azzardi a chiamarlo così.

Il profilo

Enock è il fratello minore di Mario Balotelli, attaccante dal talento imponente almeno quanto la propensione a buttarsi via (va detto, non esclusivamente per colpe sue). Più piccolo di tre anni – Enock è nato nel febbraio del ‘93, mentre Mario è dell’agosto ‘90 – il suo destino, inizialmente, si divide da quello del futuro Super Mario che tanto ha fatto ammattire i tifosi delle squadre in cui ha giocato.

I due, figli di una coppia di origini ghanesi, residente prima a Palermo (dove è nato Mario) e successivamente a Bagnolo Mella, nel Bresciano, vengono separati in giovane età. Il più grande viene affidato alla famiglia Balotelli, della quale prenderà il cognome, mentre Enock continuerà a crescere con i genitori naturali, conservando per questo il cognome Barwuah.

La carriera

Nonostante la separazione, il legame fra i due è saldo fin dall’infanzia. E nell’adolescenza si cementa, soprattutto quando Enock decide di provare a seguire i passi del fratello. Calciatore anche lui, attaccante anche lui. E come la punta di – fra le altre – Inter, Milan e Manchester City, anche Enock fa della potenza e dell’abilità al tiro le sue armi migliori.

Se Mario, però, dopo l’apprendistato al Lumezzane, si trasferisce a Milano, sponda nerazzurra, per una carriera che lo porterà a indossare le maglie di club di primissimo piano, in Italia, Inghilterra e Francia, Enock si muove nelle acque spesso limacciose delle serie minori, italiane e straniere.

Mario conquista prime pagine e animi dei supporter fra gol, giocate super alternate a prestazioni incolori e colpi di testa dentro e fuori dal campo (le famose “balotellate”). Enock, invece, lo imita solo all’inizio della sua traiettoria calcistica. Nelle categorie giovanili, infatti, segna caterve di gol, tanto da arrivare – quasi – a un provino con la Primavera del Napoli.

"Hanno chiesto lo sponsor a mio fratello Mario per farmi giocare in D"
Enock Barwuah ai tempi della sua militanza nel Pavia

Il test salta, facendo comunque montare su tutte le furie il suo club di allora, il Carpenedolo, che viene a sapere del contatto con i partenopei solo dai media. Successivamente, a rimorchio del fratello, Enock si trasferisce in Inghilterra. Gioca nelle giovanili del Manchester City mentre Mario è croce e delizia del pubblico dei Blues, ai loro esordi nella élite del pallone. Non funziona. Fa comparsate allo Stoke City e al Sunderland. Sprofonda nelle leghe minori, al Salford, cittadina alle porte di Manchester nota per il Salford lads club, immortalato in scatti e video degli Smiths, storico gruppo pop britannico anni ‘80. Niente, neanche qui.

Dopo i fuochi iniziali, la sua carriera si stabilizza sul piano inclinato dei campi polverosi di periferia. Torna in Italia, a fare lo yo-yo fra Eccellenza e serie D. Il suo curriculum è un viaggio nel Belpaese del calcio minore. Vallecamonica, Sarnico, RapalloBogliasco, Foligno, Ciliverghe, Pavia – qui gli avrebbero chiesto di convincere Mario a fare da sponsor per permettergli di scendere in campo – Ospitaletto, Pro Palazzolo. Ci prova ancora all’estero. Malta e Turchia.

I gol sono pochi, le polemiche tante. Sembra di rivedere le “balotellate”, ma con un gusto dolceamaro di vita di provincia, di spacconate al bar, di tanta fatica mai ripagata. Quest’anno, con il ritorno all’Ospitaletto, la carriera si sintonizza su un momentaneo high. Enock segna qualche rete, aiutando gli orange della Bassa Bresciana a centrare la promozione in serie C. Si sorride, per una volta. Fino alla prossima svolta, fino alla prossima casacca.

Vita privata

Sul fronte della vita privata Enock sembra aver trovato il successo e la tranquillità che, finora, gli sono sfuggite sul rettangolo verde. Si accompagna con Giorgia Migliorati, creator digitale con la quale si è sposato due anni fa. Il fratello Mario gli ha fatto da sposo. 

Dalla relazione fra i due è nato Noah, che da poco ha compiuto un anno. L’arrivo del bimbo ha portato ulteriore serenità nell’animo di Enock, che in questi mesi ha condiviso numerosi reel e scatti sui suoi profili social (427mila follower su Instagram, mica male per un giocatore di serie D).

“Manuale del papà perfetto? L’ho perso. Ma ho Noah, e lui ride anche quando sbaglio”, scrive in uno dei post, corredato da una tenera foto di Enock con il piccolo in braccio.

Prima di matrimonio e paternità c’era stato tempo per un passaggio, nel 2020, al Grande Fratello. Anche qui non era mancato lo spunto polemico. “Merito” di una serie di liti con il cantante Fausto Leali, accusato da Enock di razzismo per il suo reiterato utilizzo della parola “negro”. Ultimi spiccioli gossipari: il fratello di Super Mario ha collezionato anche un paio di guai con la giustizia. Un arresto nel 2012 per aver aggredito tre carabinieri fuori da un locale, una denuncia per rissa nel 2022. E sempre sul fronte vita notturna c’è da registrare l’avventura dell’apertura di un locale a Brescia, il Secret Lounge.