Il medium e il messaggio

Il medium è il messaggio, diceva il teorico della comunicazione canadese Marshall McLuhan. Una frase criptica, ma che poi voleva dire qualcosa di semplice: ovvero che lo strumento che scegliamo per comunicare diventa a sua volta parte integrante del messaggio. Il medium di cui parliamo qui, però, è un altro, la figura che ci mette in contatto con gli spiriti dei morti. Eh sì, perché quel che è accaduto ieri alla Fabbrica del Vapore di Milano, chiama in causa l’interessato, passato a miglior vita nel 1987. Un gruppo di attiviste per il clima ha cosparso di farina la storica auto di Andy Wharol, in bella mostra nella rassegna a lui dedicata, per rilanciare il messaggio di allarme sullo stato di salute del pianeta. Un gesto che ha sollevato soprattutto indignazione, addirittura nel Governo, dove il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è scagliato contro quello che ha definito “lo sfregio alla Cultura di Milano“. Ma nessuno sembra essersi fatto una domanda accessoria: chissà se a Wharol, che peraltro era il re delle installazioni provocatorie ante-litteram, sarebbe magari piaciuto il messaggio? Di certo le attiviste hanno avuto il loro quarto d’ora di celebrità. Ma resta la possibilità che il maestro della pop-art avrebbe addirittura potuto apprezzarlo. A questo punto, per saperlo, servirebbe, per l’appunto, un medium.