Xian, la metropoli fantasma in lockdown da 11 giorni scopre la fame e torna al baratto

Il maxi focolaio in Cina aveva determinato una quarantena così rigida che gli abitanti (13 milioni) provano l'arte di arrangiarsi: Nintendo in cambio di lattuga

Xian (Cina) - C’è una metropoli cinese finita da 11 giorni in pieno lockdown, che ha scoperto la fame. E l’arte di arrangiarsi. Sigarette in cambio di lattuga, detersivo per i piatti per un pò di mele e persino il Nintendo al posto di un pacco di noodles. Nella metropoli blindata per un focolaio di Covid, continua la carenza di cibo e i suoi 13 milioni di abitanti hanno deciso di ricorrere al baratto. Alcuni video postati su Wiebo, il sito di microblogging più popolare in Cina, mostrano gli scambi di beni avvenuti negli ultimi giorni. 

Le autorità della città hanno fornito cibo gratuito alle famiglie, ma alcune persone hanno denunciato che le loro scorte si stanno esaurendo o che non hanno ancora ricevuto aiuti. Video e foto sul sito di social media Weibo mostravano persone che offrivano sigarette con un pò di verdure, assorbenti in cambio di frutta e persino una console Nintendo Switch per un pacco di noodles e due panini, un tablet al posto di un pò di riso. «Le persone non hanno più da mangiare qui e hanno iniziato a fare baratti con i loro vicini», ha spiegato un abitante della metropoli a Radio Free Asia.

 «I cittadini sono tornati all’era del baratto: le patate vengono scambiate con i cotton fioc», scritto un utente di Weibo, mentre un altro ha descritto la situazione come un «ritorno alla società primitiva». La citta’ settentrionale di Xian, sede dei famosi “Guerrieri di Terracotta“, era finita sotto stretta sorveglianza, con le autorita’ che hanno ordinato ai 13 milioni di residenti di rimanere a casa e di sottoporsi a test di massa: dei 195 nuovi casi Covid in Cina, 166 erano a Xian. Dal 9 dicembre i casi segnalati in citta’ sono piu’ di 1.600.

 “Siamo entrati in uno stato generale di attacco”, ha spiegato il funzionario provinciale Liu Guozhong aggiungendo che e’ necessario ripulire l’area dai casi di Coronavirus il prima possibile. Il mese scorso, decine di funzionari erano stati puniti per “insufficiente rigore nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia”. La Commissione sanitaria nazionale della Cina ha annunciato di aver rilevato 161 nuovi positivi al Covid, 101 dei quali a causa del contagio locale nello Shaanxi e nello Zhejiang. Novanta dei casi registrati nello Shaanxi corrispondono alla sua capitale, Xian, interessata da un focolaio dalla fine di dicembre. 

Le autorita’ hanno anche riferito di aver isolato 35 casi asintomatici, 4 dei quali dovuti a contagio locale, anche se Pechino non li conta come casi confermati a meno che non manifestino sintomi evidenti. Il totale di questo tipo di contagi sotto osservazione e’ 562, di cui 529 provenienti da altri territori. Il totale dei contagiati attivi nella Cina continentale ammonta a 3.127, di cui 22 gravi. Dall’inizio della pandemia, nel Paese risultano essere state contagiate 102.666 persone, di cui 94.903 guarite e 4.636 morte.

Una buona notizia: Xian ha comunque cominciato a registrare un calo dei contagi di coronavirus dopo gli 11 giorni di rigido lockdown. Lo hanno annunciato lee autorità locali, spiegando all’emittente Cctv che le infezioni giornaliere sono state appena 122 nelle ultime 24 ore. Si tratta del bilancio più basso registrato in città negli ultimi sette giorni. Si iniziano a vedere “alcuni cambiamenti positivi” nel trend dei contagi, ha commentato all’emittente cinese Zhang Canyou, esperto dell’Agenzia cinese per il controllo delle malattie.