Donne che puntano in alto

Una spedizione tutta al femminile tenterà di salire il K2. Alpiniste italiane e pakistane insieme per conquistare la vetta

In principio fu Mary Varale, donna libera e moderna che già negli anni ‘30 si cimenta sulle pareti quando l’alpinismo è nella sua fase più eroica ma anche questione riservata ai soli uomini.

Due di loro saranno suoi grandi amici, Emilio Comici e Riccardo Cassin, gli assi dell’epoca che Mary frequenta “da pari”, conquistandone la stima per il coraggio e le doti esibite in Dolomiti e Grignetta.

Non male per l’Italia di allora dove le donne non votano e sono considerate, nel migliore di casi, belle comparse in una cornice iper-maschilista su cui soffiano i venti dei totalitarismi e del mito del superuomo.

Oggi una spedizione di otto donne tenterà di scalare il K2, la seconda montagna più alta della terra (8.611 metri) conquistata per la prima volta dalla spedizione italiana guidata da Ardito Desio lungo lo Sperone degli Abruzzi. 

Quel giorno (31 luglio 1954) Achille Compagnoni e Lino Lacedelli piantarono sulla vetta le bandiere italiana e pakistana. Settant’anni dopo sulla “montagna degli italiani” ci tornano le alpiniste di casa insieme ad altre tre “colleghe” pakistane. È una favola moderna, ora aspettiamo solo il lieto fine.