L’aria buona delle piccole cose

Negozi a porte chiuse: la proposta di Confimprese, le critiche di Confcommercio. Ma l’importante è fare qualcosa

"La porta è chiusa, ma noi siamo aperti”, recita il foglio appeso fuori da un negozio di corso Buenos Aires a Milano. Non servono cartelli, comunque, per notare che qualcosa sta cambiando lungo la trafficatissima via dello shopping che unisce piazzale Loreto al Porta Venezia: sempre più punti vendita tengono chiuse le porte in un ottica di risparmio energetico ed ecologico. E forse per non sentire la puzza dei gas di scarico delle auto in coda perenne…

Ad ogni modo, negli ultimi giorni poi l’associazione Confimprense ha “istituzionalizzato” questo modus operandi proponendo una campagna ad hoc con tanto di vetrofania. Molte le adesioni, a fronte però di una forte contrapposizione, quella di Confcommercio Milano, che parla di greenwashing e propone una tecnologia diversa, quella delle “lame d’aria”. 

Saranno gli studi a dire quale soluzione consenta di risparmiare più energia, ma una cosa è certa: meglio fare qualcosa, anche di piccolo, in termini anti smog, che non fare niente in una città, la nostra, che convive con livelli di polveri sottili non più tollerabili.