Una cella vista mare

Bresciano evade dai domiciliari e si presenta ai carabinieri di Rimini: ho bisogno d’aria buona

Vista mare e fresca. Una stanza di un albergo? No, una cella di un carcere, speciale però come quello di Rimini dove si respira aria migliore che in provincia di Brescia e che tra gli istituti di pena è considerato un buon posto dove soggiornare. Non che ci voglia molto a leggere del Beccaria, dei suicidi a Pavia o dell’omicidio a Opera per una lite su chi doveva usare il telecomando.

Al fresco ci starà ma non in una camera d’hotel, l’uomo di 64 anni fuggito dagli arresti domiciliari che ha preso un treno intercity, è sceso alla stazione dei Rimini, dove ha bussato alla caserma dei carabinieri e placidamente ha dichiarato: “Salve vorrei costituirmi, sono appena evaso dai domiciliari. Sono malato e mi serve l'aria buona e il mare Vorrei essere detenuto in carcere a Rimini perché mi sono informato e ho scoperto che è stato ristrutturato ben tre volte nel corso degli anni”.

Un furbone che ha voluto provarci o un ingenuo magari un po’ sciroccato? Scegliete voi.

Il signore è stato accontentato solo in parte. Al fresco è al fresco ma agli arresti domiciliari nella sua casa senza vista mare nel Bresciano. Perché “questo carcere anche se modello non è un albergo”, pare abbia detto il giudice. Come nel famoso spot: "Turista fai da te? ahi ahi ahi"