Le Borse europee peggiorano a metà giornata mentre proseguono le tensioni sui titoli di Stato con il rendimento del treasury statunitense che sale oltre il 5%, ai massimi dal 2007. L'attenzione degli investitori si concentra sugli sviluppi in Medio Oriente e sugli esiti delle trimestrali. Sul fronte valutario l'euro è poco mosso a 1,0597 sul dollaro. L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,8%, in vista dell'avvio di Wall Street dove i future sono in calo. In rosso Madrid (-1,1%) e Francoforte (-1%), Londra (-0,7%), Parigi (-0,5%) e Milano (-0,3%). Sui listini pesano le utility (-1,5%), con il prezzo del gas in calo. Ad Amsterdam le quotazioni cedono il 5,6% a 48,2 euro al megawattora. Giù anche le banche (-0,6%) e le assicurazioni (-0,7%). Male l'energia (-0,7%), con il petrolio che continua a scendere. Il Wti cede lo 0,4% a 87,7 dollari al barile. Il Brent si attesta a 91,9 dollari, con una flessione dello 0,2%. Tensione sui titoli di Stato. Il rendimento del Bund tedesco a dieci anni guadagna 7 punti base al 2,96% ed il Btp al 4,97% (+5 punti). Lo spread tra il decennale italiano e quello tedesco si attesta a 200 punti. In flessione anche l'oro che scende a 1.977 dollari l'oncia (-0,3%). A Piazza Affari scivolano Nexi (-3,5%) e Pirelli (-2,9%). Male anche Tim (-2,6%), dopo le osservazioni della corte dei conti sulla rete. Positive le banche, fatta eccezione per Mps (-1,5%), dopo la nomina dei consulenti nell'ambito della procedura per la cessione di quote. Tra le altre banche si mette in luce Bper (+2%), Mediobanca (+0,7%), in vista dell'assemblea che rinnoverà il Cda, Unicredit (+0,5%), dopo l'accordo con Alpha per la Romania e la Grecia.
Ultima oraBorsa: l'Europa peggiora, tensione sui titoli di Stato