
Uno dei 200 robot acquistati dagli ospedali degli Stati Uniti
Ornago (Monza) – Dalla Brianza agli Stati Uniti, 200 robot firmati Oppent sono in partenza per gli ospedali del Nord America: serviranno pasti e consegneranno biancheria. Sfiora i 30 milioni la commessa per l’azienda di Ornago, nata nel 1960, specializzata nell’automazione dei processi che rifornirà l’Ohio State Wexner Medical Center di Columbus e l’Indiana University School of Medicine di Indianapolis. Grazie a questi acquisti, entrambe le strutture avranno la flotta di veicoli che fanno tutto da soli più ampia al mondo.
L’azienda lombarda non porterà oltreoceano solo le macchine, ma anche tutto quello che serve per farle funzionare, il cuore: un pacchetto di servizi che ne garantirà efficienza operativa e sistemi di controllo. Il salto della pmi cominciato anni fa è frutto del mix fra una forte innovazione e nuovi settori di applicazione. Una formula che dal 2021 ha permesso alla società di raddoppiare il portafoglio ordini passato da 30 a 66 milioni.
"I nostri mobil robot sono destinati a modernizzare non solo il settore sanitario, ma anche quello industriale fra alimentare, automobilistico, aerospaziale e farmaceutico", spiega il ceo Alberto Beretta. Il manager pensa ai sette gioiellini che ha venduto alla Airbus Helicopters di Marignane, nel Marsigliese, e che hanno permesso alla fabbrica degli elicotteri di accelerare il passo: le macchine riescono a trasportare i rotori, che pesano fino a 2,5 tonnellate, semplificando l’organizzazione.
Soluzioni complesse, tailor-made, tagliate su misura, questo è il segreto del successo dei brianzoli. Ma la mappa geografica della Oppent va ben oltre la Francia e punta ad allargarsi ancora di più: oggi l’azienda ha 20 commesse aperte nel mondo e i suoi dispositivi sono già presenti in 106 strutture sparse in 30 Paesi tra nosocomi e industria per un totale di 450 apparecchiature in funzione. Numeri lusinghieri per l’impresa a conduzione familiare fondata da Ettore Beretta e oggi arrivata alla seconda generazione d’impresa. Nel 2013 importanti investimenti hanno inoltre permesso di estendere il raggio di azione e nel 2023 il fatturato ha raggiunto i 21 milioni, il 90% generato fuori confine. Un’espansione che si deve anche al personale: i collaboratori sono 130, 15 dei quali si occupano espressamente di ricerca e sviluppo.