Covid in Lombardia, un solo decesso: "Vediamo la luce in fondo al tunnel"

Dopo l'approdo in zona bianca, la Regione è sempre più vicina al traguardo di zero vittime. E si avvicina anche l'obiettivo dell'immunità di gregge

Panoramica di Milano dalle guglie del Duomo

Panoramica di Milano dalle guglie del Duomo

Milano - "Stiamo davvero per rivedere finalmente la luce". Con queste parola le vice presidente e assessora al Welfare della Regione Letizia Moratti ha commentato i dati del bollettino di oggi, martedì 22 giugno. Oggi in Italia sono stati 836 i casi accertati a fronte di 31 decessi. Nelle ultime 24 ore in Lombardia si sono registrati 126 casi di Covid-19 e un solo morto. Dall'inizio della pandemia, i decessi in regione salgono a 33.758. I tamponi processati sono stati 27.289 tamponi, con un indice di positività dello 0,4%. I pazienti covid in terapia intensiva sono calati a 73 (-4), mentre i ricoverati a 389 (-2). Nel Milanese si sono registrati 35 casi, di cui 20 a Milano città. A Bergamo: 1; Brescia: 16; Como: 8; Cremona: 5; Lecco: 6; Lodi: 1; Mantova: 4; Monza e Brianza: 11; Pavia: 7; Sondrio: 1. 

Dati importanti, che arrivano a pochi giorni dall'ingresso in zona bianca, la fascia di rischio più bassa. "Nelle ultime 24 ore si è registrato un solo decesso, che comunque rappresenta ancora una ferita per tutti noi - ha detto Moratti -. Ma stiamo davvero per rivedere finalmente la luce". L'assessora al Welfare ha aggiunto: "Raccomando ancora tanta prudenza, senso civico e rispetto per sé e per gli altri - ha aggiunto -. Grazie ai nostri medici, infermieri e a tutte le persone impegnate nella campagna vaccinale anti Covid-19. Grazie alla collaborazione di tutti, ce la faremo". La campagna vaccinale - dati aggiornati al 21 giugno - ha raggiunto quota 8 milioni e 104mila somministrazioni, con 111mila dosi effettuate in 24 ore. 

Un altro obiettivo è l'immunità di comunità: per Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, "la copertura (vaccinale ndr) di oltre il 70 per cento della Lombardia la raggiungiamo entro la metà di agosto", ma "di fatto" già da metà luglio verrà raggiunta "un'immunità di gregge reale". "Quando davvero il 70 per cento dei cittadini che vivono in Lombardia avrà nel proprio organismo un numero sufficiente di anticorpi contro il Covid, a quel punto la gente potrebbe e dovrebbe essere più tranquilla. Se (l'immunità di gregge ndr) scatterà a inizio luglio o a metà agosto credo che sia impossibile stabilirlo a livello burocratico.

A cavallo tra luglio e agosto sicuramente sarà raggiunta e mi pare che i primi benefici si stiano già vedendo".  A questo ritmo, ha spiegato Bertolaso, si arriverà a inoculare la dose di vaccino numero dieci milioni in Lombardia il 10 luglio, forse il 9. Sul totale complessivo della popolazione in Lombardia la previsione è del 62 per cento vaccinata all'8 di agosto e del 67 per cento a fine agosto. "Se aggiungiamo l',4 per cento dei cittadini lombardi che hanno avuto e superato l'infezione Covid confermata da test molecolare, osserviamo che la herd immunity (immunità di gregge ndr) per la fine di agosto sarà più che raggiunta", ha precisato Bertolaso. Quindi, "considerando quelli già contagiati la herd immunity l'abbiamo quasi raggiunta".  

Tra pochi giorni, precisamente il 25 giugno, la Lombardia darà anche la possibilità di spostare la data della seconda dose del vaccino. Per farlo sarà necessario un preavviso di 7 giorni. Lo spostamento - come spiegato dal consulente per la campagna vaccinale Guido Bertolaso - sarà possibile una sola volta. La Regione ha inoltre invitato a chiedere un cambio di data solo in caso di reale necessità. Dal 25 giugno sarà possibile spostare giorno, orario e centro vaccinale.