Covid, l'allarme degli 007: "Boom di attacchi informatici"

Nel mirino anche le strutture ospedaliere e aziende in sofferenza a causa della crisi

L'altra minaccia è rappresentata dalle fake news

L'altra minaccia è rappresentata dalle fake news

Roma - La pandemia in Italia ha portato a un'impennata degli attacchi informatici, anche per tentare di "rubare dati sensibili da strutture ospedaliere, centri di ricerca e realtà impegnate nello sviluppo di vaccini e terapie contro il Covid". E' l'allarme lanciato nella relazione al Parlamento curata dal comparto Intelligence, Dis, Aise e Aise. "Come altri fronti, anche quello della minaccia cibernetica è stato significativamente condizionato dall'emergenza pandemica - spiegano nella relazione gli 007 -chiamando il Comparto a orientare una parte rilevante degli sforzi verso il contenimento di attività ostili mirante a sfruttare il massiccio ricorso al lavoro agile in danno di operatori pubblici e privati". L'allarme dell'intelligence riguarda anche il rischio di attacchi da parte di speculatori stranieri ai danni delle aziende in sofferenza.

La minaccia delle fake news

Per i nostri Servizi la pandemia "ha agito su più piani: abbattendosi sulle economie e sul commercio internazionale, condizionando dinamiche geopolitiche e sviluppi d'area e aggravando vulnerabilità sistemiche e tensioni sociali". Altra minaccia è rappresentata dall'impennata "di campagne disinformative e fake news". "Mirata e coordinata azione di intelligence è stata riservata alla cosiddetta "minaccia ibrida" - si legge nel documento -, è stata registrata infatti una elevatissima produzione di fake news e narrazioni allarmistiche".

Criminalità organizzata

Per quanto riguarda la criminalità organizzata "la 'ndrangheta si conferma l'espressione mafiosa più dinamica che, al persistente e diffuso attivismo nella regione di origine, associa una radicata presenza nel resto del territorio nazionale. In particolare, l'organizzazione criminale è proiettata nel traffico di stupefacenti e nella penetrazione dei circuiti imprenditoriali e amministrativi". Cosa Nostra palermitana "sul piano organizzativo - scrivono gli 007 - ha invece risentito delle difficoltà di ripianare le posizioni di vertice". Infine, tra le organizzazioni straniere attive sul nostro territorio per gli analisti dell'intelligence "le formazioni nigeriane, fortemente incise dall'azione di contrasto, restano la componente criminale straniera più strutturata, ramificata e pervasiva. A testimonianza della loro crescita organizzativa, si sono evidenziati sempre più per il coinvolgimento in pratiche di evasione fiscale e riciclaggio - si legge nel rapporto -, articolate frodi informatiche e per il trasferimento, attraverso piattaforme finanziarie online, di ingenti somme nei Paesi di origine".