Courmayeur ancora senz'acqua, proteste e turisti in fuga: c'è chi si lava con la minerale

L'erogazione, interrotta a causa di una frana in val Ferret, dovrebbe essere ripristinata domani

Courmayeur è ancora senz'acqua. L'erogazione dell'acqua potabile dovrebbe regolarmente riprendere domani, lunedì 8 agosto. Conseguenza della frana in val Ferret. Ma intanto il danno è fatto. Decine di turisti arrivati nella nota località alpina hanno deciso di tornare a casa. Altri stanno resistendo. Ma non mancano le proteste.

La frana in val Ferret che ha lasciato Courmayeur senz'acqua
La frana in val Ferret che ha lasciato Courmayeur senz'acqua

Dopo due giorni in cui Courmayeur è rimasta senz'acqua, la situazione si avvia a tornare progressivamente alla normalità ma ci sono stati grossi problemi per i residenti e la fuga dei turisti dagli alberghi.

Quando tornerà l'acqua

Da domani, lunedì 8 agosto, l'erogazione nella celebre località turistica alpina dovrebbe tornare regolare. È quanto emerso dopo una giornata di frenetici interventi per cercare di risolvere il problema all'acquedotto del paese, danneggiato dalla frana caduta venerdì sera in val Ferret, che ha lasciato completamente senza acqua le frazioni di La Palud, Entrèves e del Villair. Nel resto del paese, la situazione è a macchia di leopardo, provocando seri problemi a residenti, albergatori e ristoratori.

Le proteste

"Ragazzi stamattina ho acceso il cellulare e ho iniziato a leggere post preoccupanti. Sono contenta che stiate tutti bene. Mi potete aggiornare su cosa è successo per favore? Ne sono all'oscuro. Dovremmo arrivare domani a Courmayeur. È sconsigliato? Ci sono interruzioni di strade/ forniture di servizi essenziali?". È uno dei post che si trovano sui gruppi Facebook dedicati a Courmayeur, su cui turisti e residenti si scrivono d'abitudine e in questo momento cercano aggiornamenti sulla frana della Val Ferret e sulle conseguenze sulla disponibilità di acqua, dopo i rischi di stop, causa danni all'acquedotto riferiti dal sindaco. Le risposte sono le più diverse. Da chi scrive: "A Courmayeur è tutto a posto", a chi invece dice: "A Larzey (una zona del paese, ndr) l'acqua è nera e piena di terra", oppure: "Noi che siamo al di là del ponte Verrand siamo senz'acqua" e altri aggiungono che il rifornimenti arrivano con autobotti. E stamattina anche «A Dolonne (villaggio del comune, ndr), siamo senz'acqua da un paio d'ore". 

Il sindaco

"Siamo riusciti a realizzare un bypass attivo da oggi pomeriggio - spiega il sindaco Roberto Rota - e questo, salvo imprevisti, ci consentirà di riportare l'acqua in tutto il paese già domani. Abbiamo lavorato con celerità, senza fermarci, considerando che è accaduto tutto nel fine settimana. La nostra speranza è di tornare alla normalità entro domani sera».

Già nel pomeriggio, le frazioni di Entrèves e La Palud, le più colpite, avevano di nuovo l'acqua a disposizione. La situazione ha creato non pochi disagi, in quanto in questi giorni di "alta stagione" Courmayeur è passata da 3.000 residenti a 30.000.

Le disdette negli alberghi

Gli albergatori hanno ricevuto numerose disdette, alcuni bar e ristoranti da ieri sera sono chiusi, non potendo più garantire il servizio. Poi c'è chi si è adeguato, cercando soluzioni per gli ospiti che sono rimasti. "Molti sono andati via - spiega l'albergatrice Alessandra Garin - ma i nostri clienti affezionati sono rimasti. E ci hanno dimostrato tanta vicinanza. Abbiamo comprato acqua in bottiglia, tutta quella che potevamo, poi siamo andati ai fontanili. Il disagio maggiore era per le toilette. Per questo abbiamo fornito ogni camera di secchi con l'acqua della piscina. Ovvio, è un disagio, ma la vicinanza delle persone, la solidarietà e la voglia nel nostro staff di fare è impagabile. Ieri, un nostro caro cliente americano, nonostante tutti i disagi, ha voluto lo stesso dormire da noi".

Lavarsi con le bottigliette

Anche Raphael Castelnuovo, che ha un albergo a La Saxe, ha "aggirato" il problema della mancanza d'acqua fornendo salviette e bottigliette agli ospiti. Nessuno ha disdetto. Il Comune ha organizzato due punti di distribuzione per i residenti, che da ieri hanno fatto la spola per poter prendere l'acqua potabile. Non sono comunque mancate le proteste e le polemiche, soprattutto sui social, da parte di turisti che soggiornavano nelle seconde case e che sostenevano di non essere stati avvisati del disagio. Per quanto riguarda la viabilità, la Val Ferret non è più isolata da ieri alle 17, dopo che è stato realizzato un corridoio che permette, in orari prestabiliti, di scendere e salire.