Coronavirus in Lombardia: calano contagi e decessi, ma aumentano i ricoveri

Numeri in chiaroscuro alla vigilia dell'attesa fase 2. Bene Milano dove il contagio frena ancora

Coronavirus

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Milano, 3 maggio 2002 - Numeri in chiaroscuro quelli che arrivano alla vigilia della Fase 2 in Lombardia. I dati di oggi mostrano ancora un calo del contagio, che aggiunto a quello registrato nei giorni scorsi, può iniziare a far parlare di trend positivo, anche se lieve, sia del numero di contagi arrivati a quota 77.528 (+526 oggi contro i +533 di ieri) che delle vittime: oggi +42, contro le 47 di ieri, per un totale di 14.231 dall'inizio dell'emergenza. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva che sono complessivamente 532 (-13 oggi, mentre ieri erano -18). Ma diminuiscono anche i tamponi effettuati: solo 7.155 contro i 13.058 di ieri. A sorpresa, dopo una lunga striscia positiva, aumenta invece il numero dei ricoverati non in terapia intensiva che arriva a 6.609 in totale. Oggi ne sono stati registrati +80 contro i -99 di ieri e i -206 del giorno precedente. Sale a 52.773  il numero dei pazienti dimessi, oggi +417 contro i 320 di ieri.

I dati delle province

Migliora anche il quadro delle province lombarde, con un forte rallentamento del contagio a Milano, dove il totale dei positivi al coronavirus ha superato le 20.000 unità (20.068) con un aumento di 118 nuovi casi, contro i +249 di ieri e i +364 dell'altro ieri. Simile l'andamento anche nel capoluogo: a Milano città i nuovi positivi sono stati 41 contro rispettivamente +115 e + 177 dei giorni precedenti. Ma i tamponi processati ieri sono stati circa 6000 in più, dato non di poco conto. Poche le variazioni nelle altre province lombarde. Va meglio Brescia, 13.028 casi (oggi +29 nuovi infetti, ieri +70), peggiora invece la situazione a Bergamo, dove i positivi sono 11.453 e che segna oggi +59 nuovi casi contro il +34 di ieri. A Como con 3.313 positivi, i nuovi casi sono +20, a Cremona 6.106 positivi  (+18), a Lecco 2.344 (+54), a Lodi 3.047 (+30), a Monza 4.823 (+78), a Mantova 3.199 (+5), a Pavia 4.490 (+34). Invariato il numero di contagi a Sondrio che resta fermo a 1.181, come ieri. A Varese i positivi al virus sono invece 2.783 (+68).

Il caso Valtellina 

Non significa per forza che la Valtellina abbia raggiunto l’agognato “contagio zero”, perché alla conta di ieri rimanevano 1.680 diagnosi di positività da attribuire in base alla residenza, e soprattutto perché i dati sui tamponi non sono mai una fotografia esatta dei nuovi infettati: man mano che vengono sottoposte al test persone senza sintomi o che hanno già avuto la malattia a casa, si portano a galla contagi “arretrati” anche di un mese. E gli aggiornamenti quotidiani dipendono anche dal flusso di dati che arrivano all’unità di crisi dai 42 laboratori di microbiologia ingaggiati dalla Regione.

​Fase 2, nuove regole e divieti: cosa cambia

La 'fase 2' dell'emergenza coronavirus partirà domani, lunedì 4 maggio. Regione Lombardia rinuncerà alle restrizioni varate con propria ordinanza per inasprire quelle che erano invece state previste dal Governo con l’ultimo decreto relativo alla gestione dell’emergenza Coronavirus. Come forse si ricorderà, l’esecutivo di Palazzo Chigi aveva consentito alle Regioni di prevedere misure diverse da quelle contenute nei decreti della presidenza del Consiglio solo se queste andavano ad stringere ulteriormente i divieti e non viceversa. "Noi non proporremo delle ordinanze che vadano ad allargare quanto previsto dal Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, ma elimineremo tutte le restrizioni che avevamo posto - ha fatto sapere Fontana qualche giorno fa  -. Dal 4 maggio sostanzialmente noi allargheremo nel senso di rinunciare a tutte le nostre limitazioni". E così, ecco una doppia ordinanza da parte di Regione Lombardia per cercare di offrire qualche certezza in più ai lombardi: la prima riguarda le regole per riprendere a circolare, la seconda riguarda più specificatamente il settore trasporti.

Ferrovie Nord: "Rischio situazione non gestibile"

I mezzi sono stati ridotti a un quarto e questo rischia di portare la situazione in una condizione peggiore rispetto a prima, comunque non gestibile". A lanciare l'allarme è il Presidente di Ferrovie Nord, Andrea Gibelli, parlando della ripresa delle attività produttive di domani e dei suoi riflessi sul trasporto pubblico. "Domani è una giornata importante - ha detto - dove le responsabilità individuali dei cittadini che sono chiamati a tornare al lavoro sarà fondamentale"

Fase 2: la Lombardia si prepara alla riapertura

Il nodo critico della ripresa delle attività produttive è il trasporto pubblico, dove si potrà salire solo con guanti e mascherina. A Milano la capacità di trasporto è ridotta al 25% del normale. Atm ha predisposto la segnaletica all'interno dei vagoni e sulle banchine della metro ma andrà regolamentato l'afflusso alle stazioni così come sui mezzi di superficie. Sarà inevitabile - denunciano i sindacati - la formazione di code, che potrebbero sfociare in assembramenti. Anche per questo, a Milano - le autorità invitano ad andare a piedi o in bici, e il Comune ha dato il via a nuove piste ciclabili dal centro alla periferia. Inevitabile però sarà l'uso della macchina, e per questo Palazzo Marino ha prorogato la sospensione di area B e C e la sosta libera sulle strisce gialle e blu.  Sui treni di Trenord, cartelli indicheranno su quali posti sarà possibile sedersi, in maniera alternata, e anche sulle banchine saranno presenti indicatori di distanziamento ed erogatori di disinfettante nelle stazioni.

​Estrazione anticorpi: nuova terapia a Bergamo

Una nuova speranza nella battaglia contro Covid-19 dal Papa Giovanni XXIII di Bergamo, presidio che ha affrontato in prima linea l'emergenza coronavirus. L'ospedale orobico è al lavoro sull'estrazione degli anticorpi da pazienti guariti dal Covid-19  da infondere in malati gravissimi. La nuova tecnica è merito di un'intuizione dei medici della Nefrologia, che hanno riconvertito un macchinario finora servito per curare un'altra patologia