Coronavirus, Gallera: "In Lombardia 3.095 morti, 546 in più in un giorno"

In arrivo le mascherine "made in Lombardia". L'assessore al welfare: Milano tiene

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Milano, 21 marzo 2020 – "Qualcuno ci chiede di partire con buone notizie", ha esordito l'assessore al welfare Giulio Gallera nel consueto punto pomeridiano per l'aggiornamento sul coronavirus. "Una notizia positiva - ha aggiunto Gallera - è quella delle mascherine. Uno dei più grossi problemi che abbiamo avuto in questa emergenza è la carenza di dispositivi di protezione individuale per pesonale sanitario, forze dell'ordine e cittadini. Ci siamo ingegnati e abbiamo chiesto alle nostre aziende  di iniziare a produrle. E da lunedì arriveranno le prime mascherine made in Lombardia.

"Tutti gli esperti - ha detto Gallera ci avevano detto che i giorni più duri sarebbero stati sabato e domenica il 13esimo e il 14esimo giorno dall'introduzione dell'effettiva misura di contenimento e, ahimè, avevano ragione, dato che i numeri sono tutti in forte crescita. Il dato dei decessi con 546 morti in un giorno è il più alto fatto segnare finora in Lombardia. I contagi nella nostra regione sono arrivati a 25.515, quindi 3251 in più rispetto a ieri. I  pazienti positivi sono 25.515 (+3.251 rispetto a ieri), i ricoverati sono 8.258, (+ 523), a cui vanno aggiunte 1.093 persone in terapia intensiva, con spazi sempre meno capienti, mentre i decessi sono 3.095, 546 in più solo nelle ultime 24 ore". 

I dati dalle province

Il maggior numero di contagi si continua a registrare nella Bergamasca e nel Bresciano. "Sono 5869 i contagiati in provincia di Bergamo - ha detto l'assessore al welfare -, 715 più di ieri, mentre a Brescia sono 5028, in crescita di 380. Nella città metropolitana di Milano i positivi sono 4672, 868 più di ieri. Di questi 1829 solo nella città di Milano, in crescita di 279 su ieri. Un dato alto, ma inferiore a quello degli ultimi giorni" ha commentato Gallera, che ha aggiunto: "Su Milano la voce dai pronto soccorso evidenzia la stabilità di queste ore, confidiamo che i dati inizino a ridursi tra domani e lunedì". A Cremona i positivi  sono 2733, 341 più di ieri, nel Lodigiano 1693, in crescita di 96, segno che la strada della chiusura, come attuata nella zona rossa del basso lodigiano, è la strada maestra". In crescita anche i numeri della provincia di Monza Brianza, più 268 rispetto a ieri

Aumentano le guarigioni

 "Mattia, il paziente 1, sta molto meglio e nel weekend o al più tardi lunedì sarà dimesso", ha detto Gallera, ricordando che "era uscito dalla terapia intensiva nei giorni scorsi. L'altra buona notizia è l'incremento dei guariti, che sono 2139. Il 20% dei trattati in terapia intensiva ne esce, il tempo di permanenza in terapia intensiva varia tra 15 e 20 giorni. E' una battaglia che dobbiamo vincere, non possiamo accettare che il coronavirus pieghi ulteriormente la Lombardia e il nostro paese. Restiamo a casa e proteggiamo noi stessi e gli altri dal contagio"

Gallera: dobbiamo vincere questa battaglia

"I dati che registriamo sono in aumento, ma non devono portare a un maggiore sconforto. Semmai a una più forte determinazione nella lotta a questa emergenza". Lo ha detto Gallera, aggiungendo che "il governatore Fontana sta ragionando sulle mosse da prendere ora, ma ciò che ogni cittadino può fare è molto più importante di ogni ordinanza o Dpcm. Questa battaglia la dobbiamo vincere e ognuno si deve mettere nelle condizioni di vincerla: ossia non contagiare e non essere contagiati. Non possiamo permettere che il coronavirus pieghi la nostra Lombardia e il nostro Paese"

Tamponi ai medici

"Sarà previsto - aggiunge Gallera - il fatto di fare i tamponi a medici di medicina generale, metteremo a disposizione alcuni ambulatori gestiti dalle Ats. E anche lapresa in carico di tutto il personale ospedaliero, con rilevazione quotidiana della temperatura e tamponi per tutti quelli che hanno più di 37 di febbre. Un modo per tutelare e garantire la salute del personale sanitario".

Inoltre stanno per partire i medici cubani che arriveranno in Lombardia come volontari per fronteggiare l'emergenza coronavirus. L'assessore Gallera li ha definiti "un'altra straordinaria opportunità per il nostro territorio" e ha spiegato che arriveranno domani alle 18.30 a Malpensa. "Li andremo a prendere - ha detto Gallera - e li porteremo a Crema, sono in contatto con il direttore generale dell'ospedale che mi ha detto che lunedì inizieranno a operare".

Mascherine made in Lombardia

Mascherine made in LombardiaIn Lombardia sono stati "posti i mattoni di una nuova filiera di produzione e distribuzione" di mascherine e dispositivi sanitari di protezione individuale, per far fronte all'emergenza coronavirus. Lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo che è stato incaricato di seguire il progetto per conto della Giunta Regionale. L'iniziativa è stata lanciata all'inizio della settimana con la collaborazione del Politecnico e di Confindustria Lombardia. "Abbiamo messo in moto una chiamata alle armi del nostro sistema produttivo lombardo chiedendo chi fosse disponibile a riconvertire parte degli impianti e delle produzioni" e "in una settimana hanno risposto almeno 300 imprese".

I materiali e i modelli proposti dalle aziende vengono testati dal Politecnico che già da due settimane ha allestito i propri laboratori con un team dedicato. E le mascherine prodotte dalle aziende della nuova filiera avranno poi anche un piccolo marchio con la Rosa Camuna, simbolo della Regione. Il Politecnico rilascerà poi alle aziende che ne hanno le caratteristiche la "conformità tecnica" per i dispositivi in modo che possano presentare la documentazione all'Istituto superiore di Sanità per il successivo iter di certificazione vera e propria. Il progetto, ha riferito Cattaneo, ha già consentito ad esempio in un'azienda di produzione di pannolini la 'riconversione' di un impianto "per produrre fasce filtranti con materiali che il Politecnico ha ritenuto idonei. Già da lunedì questa azienda sarà in grado di produrre 250mila pezzi al giorno - ha detto l'assessore - e a questa se ne aggiungeranno tante altre. Confindustria Bergamo ci ha comunicato di aver organizzato una filiera nella sua provincia e che da lunedì sarà in grado di 10 mila pezzi al giorno che a crescere arriveranno fino a 100 mila al giorno"