Cremonese senza confini, il mercato è sempre più straniero

Continuano le trattative per rinnovare l'organico grigiorosso: si punta su giocatori non italiani vogliosi di farsi conoscere in serie A

Emanuel Aiwu (a destra)

Emanuel Aiwu (a destra)

Cremona - Si può proprio affermare che il mercato della Cremonese non ha confini. Una nutrita serie di trattative che, grazie al lavoro di scouting che si pone alla base, stanno modificando in modo notevole l’organico grigiorosso, inserendo diversi giocatori di provenienza internazionale e chiamati a far vedere tutto il loro valore nel calcio italiano.

Dopo aver messo a segno quattordici nuovi acquisti, il ds Simone Giacchetta e il consulente Ariedo Braida sono concentrati a perfezionare il loro mosaico per un progetto che sta coinvolgendo in modo significativo ancora tutti i reparti.

In questo momento è la difesa che sembra ricevere un occhio di riguardo visto che sono in molti a ritenere che sia ormai fatta per l’arrivo a Cremona di Emmanuel Aiwu, difensore austriaco del 2000, che attualmente milita nel Rapid Vienna. L’impressione è che a breve si possa assistere all’attesa fumata bianca, dato che sembra che i dettagli dell’accordo siano stati ormai definiti tutti.

La stessa situazione, sostanzialmente, vale per il Cenk Ozkacar, altro 2000, in grado di esibirsi sia come esterno di sinistra che come centrale. Salvo colpi di scena, il nazionale turco (il cui cartellino attualmente appartiene al Lione) dovrebbe diventare un nuovo elemento della Cremonese nelle prossime ore, mentre rimane in salita la strada che porta all’arrivo in grigiorosso di Luka Lochoshvili, georgiano del ’98 che nei giorni scorsi ha affrontato il Milan nelle fila degli austriaci del Wolfsberger. Il difensore al momento gode di diversi estimatori (Udinese in primis) e per la società di via Postumia non sarà affatto facile riuscire a raggiungere l’ennesima nuova tessera internazionale da mettere a disposizione di mister Alvini.

Un’osservazione, quest’ultima, che ha sollevato anche un preciso timore tra i tifosi grigiorossi. Con tanti stranieri in rosa e con tante lingue diverse come sarà possibile costruire un gruppo compatto e omogeneo, in grado di trovare l’unità di intenti necessaria per cercare di raggiungere la salvezza? L’auspicio dei sostenitori più ottimisti è che Massimiliano Alvini ed i suoi giocatori possano intendersi al più presto nell’unica lingua internazionale del lavoro sul campo e dei “risultati sonanti”.