Cremonese-Ascoli
Cremonese, 21 aprile 2018 - La Cremonese perde 2-1 la gara assolutamente da vincere con il pericolante Ascoli e viene inghiottita dal buio tunnel di una crisi di difficile soluzione. Dopo il 90' i fischi dello "Zini" e l'esultanza dei bianconeri hanno fatto da contraltare alla delusione e all'incredulità in casa grigiorossa. A questo punto la panchina di Attilio Tesser è tornata in discussione (sicuramente le prossime ore saranno decisive in proposito) così come la salvezza di una Cremonese che in questo ritorno pare una sorta di vascello in preda delle onde, incapace di fare risultato.
Nonostante un finale così amaro, la partenza dei grigiorossi lascia intravedere buone prospettive. I giocatori cremonesi iniziano con il giusto spirito e dopo soli 8' si portano in vantaggio con il primo gol italiano di Camarà. Il rientrante Castrovilli serve Juanito Gomez che appoggia al portoghese freddo a trafiggere Agazzi. La gioia dei padroni di casa è però di breve durata. Passano infatti solo 4' e la formazione di Cosmi riesce a procurarsi un calcio di rigore che Monachello trasforma in modo impeccabile rendendo inutile il tentativo di intervento dello specialista Ujkani. Si trova così a dover ricominciare daccapo la compagine di Tesser, che cerca di dare alla sua azione la concretezza necessaria, ma la difesa ascolana gioca con grande determinazione e la rete difesa da Agazzi non corre particolari pericoli sino all'intervallo.
La situazione si complica pericolosamente per i grigiorossi in avvio di ripresa. Corre il 6', quando Varela porge un invitante assist a Monachello, abile a sua volta a firmare il sorpasso in bello stile. L'inatteso svantaggio rappresenta un durissimo colpo per i grigiorossi che sbandano in maniera davvero temibile. L'Ascoli potrebbe triplicare con Varela che all'11' fa tutto bene fino al momento del tiro. Cerca la via della tripletta Monachello, che supera ancora i difensori cremonesi dopo uno scambio con Varela, ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. La Cremonese cerca di reagire Mister Tesser si affida ancora a Scamacca nella speranza di agguantare il pareggio proprio come avvenuto a Palermo. La retroguardia bianconera gioca però con grinta e volontà ferrea e i grigiorossi, pur premendo e cercando generosamente lo spunto in grado di raddrizzare la situazione, non riescono a trovare il bandolo di una matassa che si fa delicata ogni minuto di più e diventa ancora più preoccupante dopo il triplice fischio dell'arbitro che rende sempre più vicina la minaccia della zona a rischio della classifica.