Spaccio tra il mais e le golene: mandato d’arresto per quattordici

Blitz nel Cremonese, sei nordafricani già bloccati ma altri otto devono essere ancora rintracciati. Lotta cruenta tra due gruppi per aggiudicarsi le piazze più ambite. Ogni “sgarro” veniva punito duramente

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di Pier Giorgio Ruggeri

Scacco allo spaccio, con una imponente operazione da parte dei carabinieri che ha messo alle corde una fitta rete di smercio, ha mandato dietro le sbarre sei persone, ce ne sono altre 8 ricercate e conta altri 27 nordafricani implicati in varia misura nella rete che riforniva droga a una gran mole di persone. Ieri mattina nelle province di Milano, Lecco, Treviso e L’Aquila e negli istituti penitenziari di Milano e Cremona, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cremona hanno ricercato 14 cittadini nordafricani, tutti pregiudicati e due dei quali già in galera. In sei sono stati rintracciati e arrestati e sono ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate e rapina aggravata. Altri otto sono ricercati perché senza fissa dimora o perché nel frattempo rientrati nel Paese di origine. I carabinieri hanno già attivato le procedure di ricerca anche all’estero. Nel complesso l’attività di indagine ha permesso di identificare e di indagare altri 27 nordafricane, tutti spacciatori e di segnalare 70 acquirenti. L’indagine chiamata “Maishish”, (dalla crasi delle parole mais – i campi luogo abituale di spaccio e hashish - la sostanza più venduta) costituisce l’epilogo delle indagini dei carabinieri di Cremona che ha consentito di identificare gruppi di spacciatori che operano nelle campagne della provincia.

L’indagine aveva preso avvio a seguito di una violenta aggressione avvenuta il 4 maggio 2021 nelle campagne della frazione Ferie di San Bassano e Crotta d’Adda quando un cittadino straniero era rimasto vittima di violente percosse e di rapina perpetrate da una decina di connazionali che volevano il controllo del traffico di sostanze stupefacenti. Quel giorno i militari erano stati informati della presenza di un uomo ferito nei pressi di una cascina. L’uomo era stato trovato dopo una battuta di ricerca tra la vegetazione lungo la sponda del fiume Adda in fin di vita, dopo essere stato preso a martellate che gli avevano procurato la frattura di una gamba e un trauma cranico. La sera del 20 giugno 2021, a Crotta d’Adda, un cittadino straniero, dopo ad essere stato minacciato con una pistola e un coltello da alcuni connazionali, si era gettato da un ponte nelle acque del fiume riuscendo a sfuggire agli aggressori con cui, poco prima, aveva partecipato alle attività di spaccio di droga. Il 16 ottobre 2021 altri due cittadini stranieri erano stati picchiati e rapinati da connazionali nei comuni di Spinadesco e di Crotta d’Adda.

Quel giorno una donna di Grumello Cremonese aveva trovato un uomo accasciato a terra davanti alla porta della sua abitazione che chiedeva aiuto dopo essere stato sequestrato e picchiato da connazionali ed essere riuscito a scappare. L’uomo, aveva riferito ai militari che all’interno di una cascina della località Fornace di Grumello si trovava un altro connazionale ferito nel pestaggio. I carabinieri avevano poi trovato un uomo con numerose ferite in varie parti del corpo. Le indagini conseguenti ai tre fatti hanno consentito di delineare con precisione l’esistenza di due gruppi, composti da soggetti nordafricani, che si contendevano il monopolio dello spaccio di droga nelle zone campestri della provincia di Cremona, in conflitto tra loro. Ieri mattina i militari di Cremona, supportati dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Milano, Lecco, Treviso e L’Aquila hanno dato avvio all’operazione riuscendo a rintracciare sei ricercati nelle loro abitazioni e a trovare in casa di uno di loro oltre 8.000 euro e diverse dosi di cocaina.