Crema, c'è un fermo per la scomparsa di Sabrina: l'accusa è omicidio

Svolta nelle indagini sul caso della 39enne di cui non si avevano notizie da Ferragosto. Il fermato ripreso dalle telecamere alla guida dell'auto della vittima

Sabrina Beccalli, 39 anni di Crema

Sabrina Beccalli, 39 anni di Crema

Crema (Cremona), 19 agosto 2020 - Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Sabrina Beccalli. Nella tarda serata di ieri, sulla base di elementi investigativi prodotti dal Nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Cremona e del Norm della Compagnia di Crema, il procuratore capo di Cremona Roberto Pellicano ha disposto il fermo di indiziato di delitto di un uomo. Si tratta di A. P., un 45enne di Crema. L'uomo si trova in carcere a Cremona e, durante il primo interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo quanto appreso da fonti investigative, avrebbe avuto un rapporto di conoscenza con la vittima ed è stato filmato dalle telecamere del circuito di videosorveglianza di località Vergonzana, la sera della scomparsa, alla guida dell'auto della donna, la Fiat Panda poi ritrovata bruciata. I reati contestati sono omicidio e distruzione di cadavere.  La svolta dopo l'analisi delle immagini di alcune telecamere, che avrebbero ripreso il fermato alla guida dell'auto di Sabrina. 

L'allarme scattato dopo l'auto in fiamme

"Gli elementi probatori sono abbastanza pesanti a suo carico, risultato dell'attività investigativa e non di una confessione" ha detto all'ANSA il tenente colonnello dei carabinieri di Cremona Lorenzo Carlo Maria Repetto. La donna, 39 anni, residente a Crema (Cremona), era scomparsa da quattro giorni e dopo 48 ore ore dal suo silenzio l'auto era stata trovata carbonizzata. La notte di Ferragosto proprio le fiamme della vettura, segnalate da abitanti di Vergonzana, frazione di Crema, avevano fatto scattare l'allarme sull'assenza della donna, separata e madre di un ragazzo adolescente.  

La svolta

Una volta risaliti alla proprietaria della macchina era emerso che Sabrina Beccalli non era raggiungibile e alcuni parenti, sentiti dai carabinieri, avevano riferito che da sabato non avevano più sue notizie. La mattina, la donna aveva portato il figlio da alcuni amici per una gita in piscina, assicurando che li avrebbe raggiunti a mezzogiorno, ma da allora non aveva più dato segnali.  Nella giornata di ieri la svolta: le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato che alla guida dell'auto c'era un uomo

Il fratello: "E' il peggior incubo"

"La speranza è morta. Lo abbiamo immaginato da subito, è il peggior incubo. Non era da nostra sorella lasciare suo figlio. Era insolito fosse sparita. Purtroppo quello che pensavo si è avverato. Ma spero ancora che magari sia da qualche parte". Queste le parole di Gregorio Beccalli, fratello di Sabrina. "Non sappiamo chi sia l'uomo fermato - dice -. Noi abbiamo pensato al peggio perché non era normale che non rispondesse al telefono. E poi l'auto bruciata. Sabrina era serena e felice per il nuovo lavoro. Nulla poteva farci pensare a questa tragedia. Sabrina è una mamma modello, ha cresciuto il figlio da sola con grande senso di responsabilità'".