Scomparsa a Crema, Pasini è stato aiutato? Indagini sul cellulare

Gli investigatori si concentrano sui messaggi scambiati dal presunto assassino nella notte del 14 agosto

Alessandro Pasini in carcere con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere

Alessandro Pasini in carcere con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere

Crema, 20 settembre 2020 - Alessandro Pasini ha fatto tutto da solo o potrebbe avere avuto dei “fiancheggiatori“? Un interrogativo racchiuso all’interno di una serie di circostanze e situazioni su cui si è focalizzata l’attenzione degli inquirenti. Pasini scambia con una donna messaggi via Messenger in cui si parla di un appuntamento per la sera del 14 agosto. Invia messaggi anche a un’altra donna. Il primo è alle 4.45 del 15 agosto. I toni sono quelli di un appuntamento mancato e di chi si ritrova solo. Si deve pensare che a quell’ora Sabrina sia già morta.

L’ultima sua traccia è un emoticon inviato alle 4.11 in risposta a un messaggio WhatsApp di un amico alle 3.16. Attorno alle 5 una vicina sente una voce di donna urlare "Aiuto, aiuto, no". La porta dell’abitazione della Beccalli, in via Enrico Martini, viene trovata chiusa dai carabinieri nelle prime ore delle ricerche della proprietaria della Panda data alle fiamme nella località di Vergonzana. La porta è invece aperta quando il figlio 15enne della donna si presenta in casa della madre. Qualcuno si è introdotto nell’abitazione e con quale scopo? I sandali di Sabrina sono stati ritrovati il 20 agosto, cinque giorni dopo la scomparsa, a una chiusa del canale Vacchelli, nel comune di Salvirola. Siamo a circa sei chilometri da Crema e a cinque da Vergonzana. I familiari le hanno riconosciute: calzature caratteristiche, inconfondibili, numero 36. Le avevano notate ai piedi di Sabrina nel pomeriggio di venerdì 14 agosto, poche ore prima che la donna venisse inghiottita nel mistero.

Tracce di sangue sono rimaste impresse, a Vergonzana, sui bordi di una cisterna di liquami, a circa un chilometro dal punto dove è stata incendiata l’auto. Nella casa di via Porto Franco, teatro della tragedia, sono state trovate poche tracce di sangue sul letto e in bagno, molte di più sul pianerottolo e sul corrimano. La scena del delitto potrebbe essere quella di Pasini che tenta un approccio con Sabrina. La donna lo respinge e fugge, inseguita. Sul pianerottolo lotta, cade, picchia la testa e muore. Pasini raccoglie il cadavere e lo deposita sul letto, per avvolgerla in una coperta. Poi va prendere la Panda dell’amica, che porta in cortile vicino alla porta d’ingresso. Quindi carica il cadavere sull’auto. Risale in casa, si lava in bagno e pulisce le tracce di sangue.