Pandino, l’assessore Luca Restelli morto in incidente: "Era innamorato del suo territorio"

Aveva 30 anni e la delega alla Cultura a Palazzo Pignano. Il sindaco: "Domenica aveva accompagnato i turisti agli scavi. Era andato via contento..."

Luca Restelli, 30 anni

Luca Restelli, 30 anni

Pandino (Cremona) - Un urto terribile contro un camion che trasporta latte e la Fiat Punto che si accartoccia. Muore sotto una pioggia battente in un scontro frontale Luca Restelli, trent’anni, assessore alla Cultura del Comune di Palazzo Pignano, che nel pomeriggio aveva fatto da guida tra i reperti e i ritrovamenti del comune, aperti per un giorno in occasione della sagra.

E’ mezzanotte passata da una manciata di minuti, quando la Fiat Punto condotta da Restelli sta percorrendo il rettilineo che da Spino d’Adda porta a Pandino, passando da Nosadello. Piove, l’asfalto è bagnato, siamo davanti al cimitero della frazione quando la Fiat sbanda, invade l’altra corsia proprio quando sta transitando il grosso camion che passa nelle cascine per prelevare il latte appena munto e portarlo alla latteria. Una coincidenza disgraziata perché su quella strada non c’è nessun altro. Il camion, condotto da un autista di 36 anni piacentino, trascina l’auto per una decina di metri prima di fermarsi. Poi, il silenzio. L’autista del grosso mezzo che chiama i soccorsi e sul posto arrivano auto medica, due ambulanze da Lodi, carabinieri di Pandino e vigili del fuoco di Crema. Per Restelli non c’è più nulla da fare e tocca ai vigili del fuoco liberarlo da ciò che resta della sua auto. La salma viene trasportata all’obitorio di Cremona a disposizione del magistrato. La strada resta interrotta per ore prima che si possa liberare dai detriti e dai mezzi incidentati. La notizia della morte dell’assessore arriva presto anche in comune a Palazzo Pignano, dove tutti restano sgomenti.

Il sindaco Giuseppe Dossena, che non riesce a trattenere le lacrime, parla del suo assessore e di come l’avesse scelto. "Ero rimasto colpito dal suo curriculum. Era un appassionato archeologo e innamorato del territorio. Quando l’ho chiamato, prima che gli prospettassi la possibilità di diventare assessore, mi aveva detto che lui non era leghista. Gli ho risposto che non era necessaria la fede politica, ma che la sua competenza era sufficiente e lui aveva accettato. Domenica aveva accompagnato i turisti agli scavi. Era andato via contento. Purtroppo non è più tornato".