Morto in casa, nessuno si era accorto

Crema, l’allarme dei vicini e l’irruzione dei vigili del fuoco: il settantenne era deceduto da una settimana

Vigili del fuoco

Vigili del fuoco

Crema (Cremona) - "Venite a vedere, c’è qualcosa di anomalo". Una telefonata ai vigili del fuoco per chiedere un intervento in un caseggiato di via Donati, in città. Un odore usciva dalla casa di un inquilino, che da qualche giorno non si vedeva e che non rispondeva a chi bussava alla sua porta. Così domenica mattina i vigili del fuoco sono andati in questo caseggiato e sono saliti fino al secondo piano. Ma niente da fare, neppure ai loro richiami.

A questo punto i pompieri hanno pensato di entrare nell’appartamento. Porte e finestre sono risultate chiuse e allora hanno bussato alla porta di una vicina. Avevano notato che i balconi delle due abitazioni erano comunicanti e che da quello della donna avrebbero potuto passare in quello della casa della persona che non stava rispondendo ai richiami. Una volta arrivati sul balcone, i vigili hanno alzato la tapparella e poi forzato la porta finestra per potere entrare in casa. Ai pompieri è bastato arrivare nella camera da letto per trovare il proprietario, Giuseppe Assandri di 71 anni, nel suo letto, ormai deceduto. Sono stati fatti intervenire anche i soccorsi, auto medica e un’ambulanza e sul posto è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri. Purtroppo per questa persona non c’era nulla da fare. Secondo una prima ispezione, la morte era sopraggiunta almeno da una settimana. Il cadavere è stato recuperato e portato nell’obitorio dell’ospedale di Crema, a disposizione del magistrato che, in breve, disposto la restituzione della salma ai parenti.

Assandri è descritto come persona solitaria e poco incline ai rapporti con gli altri. Anni addietro era rimasto vittima di un grave incidente, ma con il tempo aveva superato le lesioni riportate. Aveva tre fratelli e un sorella, ma non aveva frequentazioni neppure con i parenti più stretti, preferendo restare da solo. Non si conoscono neppure problematiche legate al suo stato di salute, che sembrava buono e per questo nessuno si sarebbe aspettato una fine così improvvisa. Oggi l’estremo saluto, alle 9.30 nella parrocchiale di San Bernardino, sarà officiato da don Lorenzo Roncalli, che lo conosceva.