La rassegna guarda al 2030 e intreccia mondi distanti

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di Paolo Galliani

È un altrove che diventerà familiare. E se è ricco di incognite è perché quello che ci sarà domani non potrà essere la fotocopia di quello che c’è oggi, pena il conformismo e l’anestesia collettiva. Insomma, "visioni future". Proprio come il tema del Festival "I mondi di carta" arrivato alla sua decima edizione che andrà in scena dall’1 all’8 ottobre a Crema, città scelta da Luca Guadagnino come set per il suo "Chiamami con il tuo nome". Rassegna culturale e non potrebbe altrimenti, anche se l’approccio ai grandi temi della vita proiettata nel 2030 scomoderà linguaggi che appartengono a mondi apparentemente distanti tra loro, come l’enogastronomia, il giornalismo, l’arte e la medicina. E così, tra il Torrazzo, il Centro Sant’Agostino e il Museo Civico si confronteranno con il pubblico personaggi come Gerry Scotti (domenica alle 17) e Dori Ghezzi assieme a David Riondino nel celebrare la poetica di De André (4 ottobre alle 21), l’attore Paolo Ruffini (venerdì ale 21) e la ginecologa Alessandra Kustermann (8 ottobre alle 17), ma anche Alessandro Bergonzoni che presenterà il suo libro "Aprimi Cielo. Dieci anni di raccoglimento" (8 ottobre alle 18,30). Gran debutto del Festival, domani alle 17,30, in piazza Duomo, con lo svelamento di una scultura "segreta". Domenica, alle 18, nei Chiostri del Museo Civico, degustazione delle "Bontà Cremasche". Mercoledì 5 ottobre, alle 19,30, in Sala Pietro da Cemmo, cena di beneficenza a favore dell’Associazione ABIO, con la partecipazione dello chef Andrea Mainardi. E nei giorni successivi, il dibattito sulle "Professioni del futuro", l’incontro-spettacolo "Dalle Alpi alla Pianura sulle tracce di Pietro da Cemmo" e il talk sul tema "Dieci passi verso la felicità". Gli appuntamenti sono tutti a ingresso libero. Informazioni sul sito www.imondidicarta.it