Cremona, inquinamento raffineria Tamoil: in mille fanno causa

E' accusata di aver sversato idrocarburi nel terreno e in falda

La raffineria Tamoil di Cremona

La raffineria Tamoil di Cremona

Cremona, 12 marzo 2019 - Il gruppo di avvocati che assiste le società canottieri Bissolati, Flora e il Dopolavoro ferroviario di Cremona nella causa per risarcimento danni contro la Tamoil ha annunciato oggi che sono più di mille i soci che hanno manifestato la volontà di avviare azione nei confronti della società petrolifera per l'inquinamento causato dalla raffineria, ora dismessa, e dovuto allo sversamento di idrocarburi nel terreno e in falda. Lo scorso 26 settembre la Cassazione aveva confermato la condanna per disastro ambientale del dirigente Enrico Gilberti e aveva confermato i risarcimenti per le parti civili decisi in primo grado. La Suprema corte aveva anche deciso il risarcimento dei soci delle canottieri Flora, Bissolati, Dopolavoro ferroviario e di Legambiente da quantificarsi in un processo civile e aveva riconosciuto per tutti una provvisionale