Soresina, faida nella comunità indiana: 10 denunciati

Furti e danneggiamenti al connazionale ed ex loro vice capo che aveva aperto un alimentari. Avrebbe fatto concorrenza

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Casalmorano (Cremona), 18 ottobre 2020 - Minacce di morte al culmine di una serie di veri e propri atti persecutori e di una sorta di regolamento di conti nella comunità indiana. Dieci persone, tutte di nazionalità indiana e parenti fra loro, sono state denunciate dai carabinieri di Soresina per una serie di reati che vanno dagli atti persecutori, al furto in casa e danneggiamento fino ad arrivare alla minaccia di morte. La vittima, fino allo scorso anno, era il numero due nella comunità indiana della zona, un ruolo per cui è in corso l’elezione del successore. Tuttavia sempre la vittima che, alla fine, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri aveva deciso di aprire a Casalmorano un negozio di alimentari dedicati alla sua gente, cosa che lo aveva messo in concorrenza con altri 2 gestiti dal clan a Casalmorano e nella vicina Soresina. La concorrenza era giudicata "irrispettosa", tanto da provocare una vera e propria rappresaglia nei suoi confronti: minacce, atti persecutori quotidiani, specie tra agosto e settembre, fino ad arrivare addirittura ad attirare l’ex vicecapo in un vero e proprio tranello per poi picchiarlo.

Alla fine, aveva deciso di sospendere la sua attività commerciale, non riuscendo a sostenere una tale concorrenza. Ma, comunque, le ire dei connazionali non si erano per nulla placate. A inizio settembre l’agguato nel quale la vittima era stata malmenata, ma ancora l’assalto alla sua abitazione di Casalmorano dove avevano provocato danni e anche rubato denaro. A questo punto l’uomo si è rivolto ai carabinieri di Soresina che hanno svolto indagini per verificare i fatti denunciati, fino ad arrivare alla denuncia dei dieci connazionali della vittima.