Incidente-choc nell’azienda agricola: all’operaio rimane il braccio incastrato nel cardano

Momenti di paura a Crema

Vigili del fuoco in azione

Vigili del fuoco in azione

Crema (Cremona), 12 aprile 2018 - «Siamo stati fortunati». Lo dice Angelo Fontanella, uno dei fratelli titolari dell’azienda agricola omonima, situata alla periferia di Crema, in via Brescia. Ieri, intorno alle sedici, si è sfiorata la tragedia perché un operaio agricolo di 52 anni di Credera Rubbiano è stato preso dagli ingranaggi di un cardano che gli ha ghermito il braccio: se l’è fortunatamente cavata perché il macchinario si è inceppato e si è fermato. Il bracciante è stato trasportato al Pronto soccorso dove i medici lo hanno curato. Sembra che le condizioni del braccio, pur gravi, non siano disastrose e i sanitari confidano in un pieno recupero dell’arto. «Stavamo lavorando come tutti i giorni – ha continuato Angelo Fontanella nel suo racconto di quanto accaduto – quando abbiamo sentito delle urla. Il primo ad arrivare è stato mio fratello che ha visto il dipendente con il braccio incastrato nel cardano del trattore. Subito ha spento la macchina, ma l’ingranaggio fortunatamente si era già fermato da solo».

I due titolari dell’azienda agricola hanno subito allertato i soccorritori: un’auto medica e un’ambulanza della Croce rossa sono giunte sul posto. L’operaio è stato liberato dalla macchina dai due titolari e poi portato in Pronto soccorso. Le sue condizioni in un primo momento non sono state giudicate preoccupanti, ma al in ospedale hanno preferito riservarsi la prognosi per verificare le effettive condizioni del braccio, anche se chi ha visto il paziente ha riferito che l’uomo riusciva a muovere da solo l’arto interessato dal trauma. «Quando io e mio fratello siamo arrivati al trattore, dopo averlo spento abbiamo soccorso l’infortunato. Abbiamo tagliato il giubbotto e tolto il braccio del cardano. Ho notato che probabilmente l’indumento, appesantito dalla pioggia, è finito nel cardano con la parte anteriore e poi ha tirato dentro la manica». «Per fortuna il macchinario si è fermato: Io e mio fratello raccomandiamo sempre di fare attenzione perché ricordiamo quel che successe a nostro padre. Anche lui un giorno venne preso da un cardano e per fortuna i suoi vestiti, quel giorno leggeri perché era estate, si strapparono. Arrivò a casa praticamente nudo ma salvo». Sul posto sono arrivati la polizia e i tecnici dell’Ast che hanno sequestrato il macchinario e aperto un’inchiesta per verificare se tutte le misure di sicurezza sono state rispettate.