Crema, cerchi una casa in affitto? Attento alla truffa

Crema, finta proprietaria chiede l’anticipo per una settimana di locazione, poi i soldi spariscono. Il colosso di settore: diffidate di chi chiede soldi per conto nostro

Ricerca di case: è importante fare attenzione

Ricerca di case: è importante fare attenzione

Crema - C’è una nuova truffa che vuole colpire chi sta cercando una casa in affitto e la cerca anche interrogando i siti internet di agenzie note. Funziona in questo modo. Chi cerca in affitto un appartamento, come un nostro lettore, Alessandro, che ci ha raccontato quel che succede, prova a vedere in internet se nella città dove vuole risiedere ci sono case in affitto a prezzi interessanti. Lui si è imbattuto nel sito Bakeka, dove, per AirBnB si imbatte in un appartamento situato a Crema per il quale si chiede un affitto di 400 euro al mese.

L’appartamento è ammobiliato e pronto subito, nel sito ci sono le fotografie dell’interno e dell’esterno che sembrano scattate di recente (gli alberi hanno le foglie) e decide che questa casa potrebbe anche andare bene. A questo punto contatta l’agenzia e in breve arriva al suo indirizzo di posta elettronica, che ha fornito, una mail nella quale la (finta) proprietaria dice di essere all’estero per lavoro, fa l’architetto, specifica, ma che si è rivolta a AirBnB per affittare il suo locale. La casa è a disposizione, ma c’è una condizione. Lei è disposta a mostrarla dietro il pagamento, a mezzo bonifico, di 93.33 euro, cioè l’equivalente dell’affitto di sette giorni. Eseguito questo versamento, le chiavi arriveranno via corriere e l’affittuario potrà vedere la casa e restarci per una settimana, visto che ha pagato per quel periodo e che l’appartamento è ammobiliato e pronto. Alessandro ha condotto una verifica, insospettito dal fatto che l’iban dove avrebbe dovuto versare la somma era di una banca straniera.

È andato di persona all’indirizzo e ha parlato con l’amministratrice del caseggiato che ha confermato che non vi sono appartamenti in affitto per i quali si seguono queste direttive. Non contento, ha contattato la stessa AirBnB la quale avverte sul suo sito le persone intressate ad affittare una casa di diffidare di chi chiede soldi in suo nome per qualsiasi motivo. Infine, Alessandro ha anche ripetuto la richiesta utilizzando altro nome e altra email e ha ricevuto le stesse identiche modalità. Seguirà una denuncia.