Crema, abusi sessuali su due bambine: condannato a 14 anni di carcere

Confermata in Corte d’Appello anche la seconda sentenza nei confronti del macellaio indiano

Abusi su bambine (foto di repertorio)

Abusi su bambine (foto di repertorio)

Crema -  Passerà 14 anni e quattro mesi in galera D.K.r, 30 anni, macellaio indiano residente nel Cremasco con il vizio di molestare le bambine. In Corte d’Appello a Brescia è stata confermata anche la seconda condanna: sei anni di galera per aver abusato di una piccola, figlia di connazionali amici, nella propria abitazione. La condanna è stata confermata in appello e ai giudici è stato ricordato come Kumar approfittasse della visita della mamma della bambina a sua madre. Mentre le due donne parlavano, lui prendeva la piccola, che all’epoca aveva sei anni, la portava nella sua camera e lì la molestava, imponendole poi di non dire nulla. In primo grado a Cremona l’orco era stato condannato a sei anni di prigione, condanna ribadita anche a Brescia. In un precedente processo di primo grado Kumar era stato condannato a otto anni e quattro mesi di galera per aver abusato di una bambina, vicina di casa, nel suo garage.

L’uomo aveva attirato la piccola con la scusa di regalarle un pelouche e poi aveva approfittato di lei. Infine, ricattava la bambina, imponendole di non dire nulla a nessuno, altrimenti avrebbe rivelato tutto ai suoi genitori. Quanto stava succedendo era stato scoperto dai genitori della bambina quando avevano trovato il suo cellulare, andato perso dietro un armadio e nel quale erano contenuti alcuni messaggi minatori che il vicino di casa aveva inviato alla bambina. Immediata la denuncia dei genitori di questa piccola, che all’epoca dei fatti aveva otto anni. Quando la polizia aveva perquisito il garage del macellaio, aveva sequestro, tra l’altro, il cellulare di Kumar. All’interno del telefono sono stati trovati filmati che documentano gli abusi perpetrati sulla seconda bambina, la figlia dei suoi connazionali. Di qui la nuova denuncia alla quale è seguita la seconda condanna, confermata in appello. L’indiano è in carcere da tempo a Pavia e il suo avvocato attende il deposito delle motivazioni da parte della corte per verificare la possibilità di presentare ricordo in Cassazione.