Scomparsa a Crema, il giallo di Sabrina: satelliti per cercarla

Il pm sta valutando l’uso delle immagini dall’alto per individuare il corpo della donna. L’avvocato di Pasini: in auto un osso umano

Le ricerche del corpo di Sabrina Beccalli

Le ricerche del corpo di Sabrina Beccalli

Crema (Cremona), 28 agosto 2020 - Ci sarebbe un osso umano tra i resti carbonizzati presenti nell’auto di Sabrina, data alle fiamme da Alessandro Pasini. Lo dice il medico legale incaricato dall’avvocato Paolo Sperolini, difensore di Pasini, arrestato con l’accusa di omicidio e di distruzione del cadavere di Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni scomparsa all’alba di Ferragosto. «Ho fotografato i resti trovati nell’auto bruciata e li ho inviato al nostro consulente, un medico legale di chiara fama. Lui ha esaminato le fotografie e mi ha riferito che di certo tra le ossa fotografate c’è una clavicola. E i cani non hanno clavicole. Di più, ho mandato le foto anche a un veterinario e anche lui mi ha riferito che quell’osso, lungo circa dodici centimetri, non può appartenere a un cane». Sperolini, tuttavia tiene a sottolineare come l’esame sia stato fatto in base alle fotografie e per essere certi è necessario visionare il materiale ritrovato dal vivo. 

Ieri intanto si è svolta una breve riunione in Procura per stabilire come procedere e il Pm Lisa Saccaro avrebbe intenzione di chiedere l’acquisizione delle immagini satellitari per cercare di capire gli spostamenti dell’auto di Sabrina. Non solo: il confronto dei fotogrammi può portare a rilevare le modifiche a livello del suolo. Modifiche che potrebbero consentire di avere indicazioni su dove potrebbe essere il corpo senza vita di Sabrina. I carabinieri del gruppo sommozzatori di Genova anche ieri hanno continuato le loro ricerche. Dapprima sono stati a Salvirola, sul canale Vacchelli, dove sono stati trovato i sandali che Sabrina aveva ai piedi il giorno della scomparsa.

Quindi sono passati a esaminare un tratto del Serio Morto, la roggia che scorre nei pressi della via vicinale dove è stata bruciata la sua auto e infine, verso le 13, i sub sono stati in via Monte Santo, dove la roggia Borromea si intomba per passare sotto via Martini e la ferrovia per emergere al di là della strada. Lì Alessandro Pasini potrebbe aver gettato il cadavere avvolto nella coperta. Il sopralluogo è propedeutico a una ispezione più accurata che prevede un controllo alla roggia, anche se non sarà semplice seguire il suo corso che è sotterraneo per almeno duecento metri. Intanto questa sera alle 20,30 a Vergonzana è stata organizzata dalle amiche e dal parroco don Lorenzo Roncali una fiaccolata per Sabrina. Si parte dalla parrocchiale San Rocco della frazione di Crema e si arriva alla chiesa di San Bernardino alle 21.45, dove i presenti riceveranno la benedizione.