Chi cambia canale ha le sue buone ragioni

Prendi due canali rai a costo quasi zero come Rai Movie e Rai Premium, spese da un milione e “incassi” vicini ai 36, segno che alcuni canali tematici un pubblico continuano ad averlo

Milano, 16 aprile 2019 -

DOMANDA:

Faccio parte di quella schiera, certo non nutrita mi è parso di capire, che la sera se proprio non ha meglio da fare che starsene a guardare la Tv tende ad andare sui canali tematici piuttosto che bazzicare piazze, salotti e pensatoi generalisti. Rai Movie e Premium per me sono due canali quasi “cult” che almeno mi evitano di sorbirmi anche improbabili saghe storiche o storie vampiresche e horror. Ora me li vogliono togliere per fare una Tv che non ho capito, ma temo che sia solo dettata dall’esigenza di collocare qualche conduttore in esubero. Ci danno un pacco farlocco. Pietro, Milano

RISPOSTA:

Basta prendere una strofa di Jannacci e si ha la risposta di quanto accadrà. “La televisiun la g’ha na forsa de leun”: prendi due canali rai a costo quasi zero come Rai Movie e Rai Premium, spese da un milione e “incassi” vicini ai 36, segno che alcuni canali tematici un pubblico continuano ad averlo, e anche affezionato. “La televisiun la g’ha paura de nisun”: prendi il fatto che venga l’idea di cancellare questi due canali per fare spazio a proposte più mirate a un pubblico maschile su un canale e a un pubblico femminile sull’altro e che questa ipotesi scateni una raccolta di adesioni via web per salvare i due canali, ma alla fine sarà quel che i maitre a penser vorranno (alla faccia del canone) senza alcuna attenzione alle lamentele, eccoci a “la televisiun la t’endormenta cume un cuiun”: canali alla fine snaturati con anche quei pochi spettatori in fuga per evitare che la noia prenda il sopravvento. Bell’affare. ivano.costa@ilgiorno.net