IVANO COSTA
Archivio

Mettere pace tra bonus e burocrazia

Più che di nuovi sostegni, c’è bisogno di rendere più accessibili quelli che già ci sono e restano inevasi per burocrazia

Milano, 18 novembre 2019 -

DOMANDA:

Per il reddito Isee ci siamo fatti aiutare da un consulente nel calcolo, ora ho detto a mia moglie di neppure avventurarsi nella richiesta di usufruire del bonus per il secondo figlio. Da lavoratrice autonoma dovrebbe investire troppo tempo per avere poco. Gianni P., Como

RISPOSTA:

Un bonus oggi, un bonus domani, alla fine esistono talmente tanti bonus che... restano in giacenza perché risulta talmente complicato accedervi che alla fine si finisce col rinunciare all’impresa o se la si tenta si ottiene ciò che spetta quando ormai la situazione è cambiata. Il caso più eclatante riguarda proprio le famiglie che dovrebbero essere i nuclei più tutelati visto che sono diventati “preziosi” e sempre più rari. Già la questione del reddito Isee è un calcolo che diventa un’impresa compiere, peggio ancora se ci si addentra nei meccanismi per ottenere ciò che è previsto dalle norme come sostegno alla maternità. Se una neomamma è una lavoratrice dipendente paradossalmente ha meno problemi perché ci pensa l’azienda, ma una lavoratrice autonoma per districarsi nella selva della burocrazia finisce con l’avere bisogno di consulenze per far fronte a pratiche che richiedono tempo e lunghe attese. Più che di nuovi sostegni, c’è bisogno di rendere più accessibili quelli che già ci sono e restano inevasi per burocrazia. ivano.costa@ilgiorno.net