Brescia, 8 agosto 2017 - Ricorsi, campionati che rischiano di venire bloccati, composizione dei gironi sub judice non sono sgradite prerogative solo del calcio. Anche la A2 femminile di pallavolo, in effetti, sta vivendo un periodo assai delicato, una fase caratterizzata da notevole incertezza. Al momento la Lega Pallavolo Femminile ha ammesso alla A2 diciassette squadre, ma la Libertas Trieste, che ha chiesto il diritto sportivo di Lodi ed è stata respinta, ha preannunciato ricorso. In ogni caso l'intento è quello di raggruppare tutte le compagini in un unico girone che, almeno attualmente, prevederebbe ben trentaquattro giornate. Proprio per questo la partenza del campionato sarà anticipata all'8 ottobre, ma viene accompagnata fin d'ora da serie preoccupazioni: "Giocare molte partite - spiega il gm Emanuele Catania - è molto bello, ma questo comporta anche seri problemi dal punto di vista economico. Le società saranno costrette a sostenere un ulteriore esborso, che potrebbe essere di 12.000/15.000 euro in più rispetto alla passata stagione. Quest'anno, infatti, sono aumentate le tasse gara (passate a 800 euro a partita) e se a questo aggiungiamo che gli incontri per ogni singola squadra passeranno da 26 a 32, senza contare i costi e le difficoltà logistiche imposti alle nuove trasferte, possiamo giustamente guardare con apprensione agli impegni richiesti alle società. Anche quest'anno ci sono state diverse rinunce ed una formula di questo genere rischierebbe seriamente di appesantire ulteriormente l'attività dei vari club. Siamo davvero ansiosi di vedere come verranno definite le cose".
SportLa Millenium Brescia lancia l'allarme: spese troppo alte con un girone unico in A2