Brescia Calcio, si avvicina l'ora delle scelte

La società guidata dal presidente Cellino è chiamata a definire le strategie e gli obiettivi del mercato

Torregrossa sarà un punto di riferimento per l'attacco del Brescia anche in serie A

Torregrossa sarà un punto di riferimento per l'attacco del Brescia anche in serie A

Brescioa, 1 giugno 2019 - Non è affatto facile cercare di fare ordine in queste ore in casa del Brescia. Intorno alla società guidata dal presidente Massimo Cellino si susseguono le voci più disparate, che in poco tempo passano da novità sicure a ipotesi ormai superate. L’unica certezza è che le Rondinelle, dopo aver riconquistato la serie A al termine di otto lunghi anni di attesa, dovranno fare di tutto per conservarla e non dovranno lasciarsi sfuggire una salvezza letteralmente fondamentale. Detto questo, tutto il resto è ancora in evoluzione, a cominciare dalla questione più importante, quella legata alla permanenza o meno di Eugenio Corini sulla panchina biancazzurra. L’impressione è che alla fine il rapporto tra il presidente Cellino e il tecnico bagnolese proseguirà, ma, almeno per il momento, non ci sono state ancora ufficializzazioni e sembra che i due debbano definire nel dettaglio i rispettivi ruoli. Mister Corini, che è attento anche alle evoluzioni che riguardano la guida tecnica di diverse altre squadre di serie A, vorrebbe poter influire in modo concreto sulla composizione della rosa che affronterà la nuova stagione, mentre il presidente Cellino pare orientato ad una gestione prevalentemente personale. In ogni caso, dopo avere compiuto insieme il “capolavoro” di riportare il Brescia in serie A, si può ipotizzare che i due riescano a trovare la “quadra” per far proseguire un connubio che si è rivelato così fruttuoso.

Nemmeno sul fronte-giocatori per il momento sono state diramate notizie ufficiali. Al di là del ritorno all’Empoli di capitan Romagnoli, che era solo in prestito, e del possibile prolungamento di un altro anno del contratto di Gastaldello, come uomo spogliatoio e prima alternativa ai titolari, le certezze non sono molte. Sono invece numerosi i nomi che, in un modo o nell’altro, vengono accostati al Brescia. In questo senso, tramontato il sogno di “portare a casa” il bresciano Mario Balotelli, sta prendendo corpo la soluzione-Honda. L’ex milanista potrebbe tornare in Italia e trasmettere la sua esperienza e la sua voglia di andare alle Olimpiadi alle Rondinelle che potrebbero trovare in lui, oltre che un fantasista di indubbia caratura, uno uomo-immagine di sicuro rilievo. Per il resto si sta accendendo la corsa per portiere in biancazzurro un portiere di sicuro affidamento, indipendentemente dalle sorti di Alfonso.

Nelle ultime ore è salita la candidatura di un ex come Viviano, mentre sta scendendo quella di Sorrentino. Da non trascurare, però, l’ipotesi Paleari, che impegnato nella finale play off con il Cittadella. Particolarmente dinamico il capitolo legato all’attacco, che pone sempre in evidenza Destro, che potrebbe lasciare il Bologna per trovare a Brescia un rilancio definitivo. Rimangono comunque aperte le strade che conducono a Stepinski (Chievo), Caputo (Empoli) e Antenucci (Spal). Per il centrocampo si parla con insistenza di Rohden del Crotone, ma interessano anche altri due giocatori dell’Empoli come Traoré e Krunic. Un altro obiettivo fondamentale da raggiungere al più presto è quello di affiancare al giovane Cistana, in rampa di lancio in difesa, un paio di centrali di esperienza, inserendo, magari, un nuovo innesto sulla fascia (intento che potrebbe portare al ritorno di Gaetano Berardi, che ha giocato nel Leeds di Cellino). Idee e suggestioni che, naturalmente, dovranno fare i conti con i movimenti che riguarderanno le uscite e, soprattutto, come si riuscirà a gestire la questione-Tonali. Senza dubbio il futuro del Brescia nel prossimo campionato di serie A sarà legato strettamente al destino del suo “gioiello”.