Serie B, il Brescia "studia" per non sbagliare nel derby contro la Cremonese

Mentre Leris e Ayè continuano a lavorare a parte, mister Inzaghi sta sperimentando nuovi accorgimenti per tornare a vincere sabato

Filippo Inzaghi

Filippo Inzaghi

Brescia - Il Brescia sta lavorando in modo intenso in vista del derby che sabato porterà al “Rigamonti” la Cremonese. Contro la lanciata squadra di Pecchia, che si trova seduta comodamente al secondo posto, le Rondinelle sono decise a fermare a due la serie delle sconfitte consecutive, patite con Como e Perugia, e tornare a dare velocità e brillantezza al proprio cammino. Un proposito che la formazione di Inzaghi non può e non deve assolutamente fallire e in vista del quale il tecnico biancazzurro in questi giorni sta sperimentando alcune variazioni tattiche con i suoi giocatori. Novità che si potrebbero vedere in campo con i grigiorossi e che hanno come obiettivo fondamentale quello di far trovare alla squadra quell’equilibrio che finora non è stato ancora raggiunto. A

livello individuale, tornato ad allenarsi con i compagni Palacio, rimangono indisponibili i francesi Ayé e Leris, con l’assenza del centrocampista che rappresenta una preoccupazione non di poco conto, visto che la sua mancanza si è sempre fatta sentire nei meccanismi di gioco del Brescia. Saranno comunque decisive le sedute di allenamento che ci porteranno alla rifinitura di venerdì per definire gli uomini e gli schemi che le Rondinelle cercheranno di adottare per fermare la corsa della Cremonese in una sfida che, oltre che molto sentita, si preannuncia fin d’ora tutta da gustare anche dal punto di vista del risultato. Nell’attesa che si completi la preparazione sul campo di Torbole questi giorni in casa biancazzurra sono stati caratterizzati da una significativa novità a bordo del rettangolo di gioco, dove sono tornati a seguire il lavoro dei giocatori allenati da Pippo Inzaghi sia Francesco Marroccu che Edoardo Piovani, che sono rientrati nei ranghi dirigenziali del Brescia Calcio, indossando nuovamente i panni di direttore sportivo e team manager ai quali erano più che abituati. Una “risistemazione” dell’organico della società guidata dal presidente Massimo Cellino alla quale lo stesso numero uno biancazzurro chiede di trasmettere l’esperienza e la competenza che solo due stagioni fa hanno rappresentato un prezioso punto di riferimento per la cavalcata vincente che ha spalancato davanti al Brescia le porte della serie A.