Il Brescia a piccoli passi fuori dai playout. Ma restano le incertezze

I dubbi riguardano soprattutto il modulo da utilizzare

I giocatori del Brescia a fine partita (Fotolive)

I giocatori del Brescia a fine partita (Fotolive)

Brescia, 18 marzo 2018 - La certezza è che il punto colto nel derby con la Cremonese ha permesso al Brescia di compiere un passo in avanti al di fuori della zona playout. Sono comunque molteplici le incertezze che rimangono in casa biancazzurra, soprattutto proiettando in avanti uncammino che riprenderà con l'anticipo di sabato sera a Bari.

Tra le diverse note che in queste ore sono al centro dell'attenzione ne troviamo due che meritano un occhio di riguardo. Da una parte, infatti, le Rondinelle, come accade ormai dall'inizio della stagione, confermano l'incapacità di mostrare lo stesso volto per tutti i 90'. Talvolta fanno vedere un primo tempo opaco e poi una ripresa di ottima caratura, mentre tal'altra mostrano l'esatto contrario, con brio nei primi 45' e un secondo tempo assai grigio. Una metamorfosi che rappresenta una costante del percorso stagionale del Brescia e che non risparmia nessuno. Un problema non indifferente, da risolvere una volta per tutte senza perdere altro tempo e che ha portato molti a parlare della necessità di allenare in modo specifico la testa. L'altra questione che in questo momento è sulla bocca di tutti riguarda il modulo che può permettere alle Rondinelle di esprimersi al meglio. Anche con i grigiorossi mister Boscaglia ha cambiato schema di gioco nel corso della partita, raddrizzando così una situazione che sembrava assai compromessa nella prima parte del match.

Anche il presidente Cellino è intervenuto, ribadendo senza mezzi termini la sua preferenza per un centrocampo a tre che garantirebbe maggior copertura e ordine alla squadra. Riflessioni che dovranno venire completate al più presto anche perché il prossimo impegno porterà la formazione di Roberto Boscaglia in casa di un Bari ben deciso a vincere: "Volevamo sicuramente di più dalla gara con la Cremonese - ha commentato il tecnico biancazzurro - Visto come si son messe le cose, però, abbiamo preso di buon grado un punto comunque significativo. Quando le cose non funzionano, bisogna cambiare e il cambiamento del modulo aveva proprio lo scopo di mandare un segnale preciso alla squadra. Dobbiamo continuare a lavorare e a crescere per riuscire a trasferire sempre di più in partita quello che prepariamo durante la settimana".