Cellino contro tutti: "Non ha più senso giocare, non schiererò il Brescia"

Mentre si discute sul modo per salvare la stagione in serie A, il presidente delle Rondinelle si dichiara apertamente contrario a terminare il calendario in estate

Massimo Cellino, presidente del Brescia

Massimo Cellino, presidente del Brescia

Brescia, 2 aprile 2020 - Sono ore di frenetiche discussioni (rigorosamente video) per cercare di salvare le sorti di questa stagione in serie A. L’auspicio di molti è quello di riuscire a concludere il cammino sul campo in modo da evitare i gravi problemi economici e tutte le conseguenze negative che deriverebbero da un annullamento del massimo torneo calcistico.

Fuori dal coro è giunta con decisione la voce del presidente del Brescia, Massimo Cellino, che senza giri di parole ha ribadito ed accentuato la posizione già fatta intravedere nei giorni scorsi: “Questa stagione – è il concetto che il presidente biancazzurro ha confermato – non ha più senso. Il campionato non può riprendere e questo soprattutto per due ragioni al di sopra di tutte le altre. La prima è il rispetto della salute e la seconda la salvezza del sistema calcio. Ripartire, magari in estate, significherebbe che dopo aver perso questa stagione rovineremmo anche la prossima. La Uefa vuole far cadere le sue decisioni sul nostro campionato, ma è l’Italia che deve pensare al suo torneo. Non si può pensare a far slittare la stagione oltre il 30 giugno. Ci sono contratti e regolamenti, è la data di presentazione dei bilanci delle società, l’unico risultato che si otterrebbe sarebbe quello di un caos incredibile. Sul campionato italiano deve decidere l’Italia e non l’Uefa che pensa alla salvaguardia di interessi economici e delle coppe. Finire entro il 30 giugno è improponibile, ci vogliono mandare in campo ogni due giorni? Ci mandino i respiratori, altro che obbligarci a tornare a giocare”.

Una riflessione che Massimo Cellino è pronto a portare anche alle conseguenze estreme: “In questo momento non posso far giocare la squadra. Se ci dovessero costringere, sono disposto a non schierare la squadra e a perdere tutte le partite 3-0 a tavolino per rispetto di Brescia e delle famiglie che piangono i loro cari che non ci sono più”. Con la stessa schiettezza il massimo dirigente bresciano ha risposto anche alle accuse di chi ritiene la sua una posizione di comodo: “Lotito mi ha urlato che non voglio giocare per salvarmi. Lui vuole tornare in campo perché pensa di vincere lo scudetto visto che crede di avere una squadra fortissima. Che se lo prenda! A me non frega niente di retrocedere. Siamo all’ultimo posto perché ce lo siamo meritato, io per primo. Faccio un discorso generale. Bisogna tutelare la salute ed è inutile pensare ad un tour de force in estate che finirebbe per non risolvere i problemi di questa stagione e comprometterebbe in partenza quella successiva che, invece, è quella sulla quale dobbiamo basare la ripartenza del calcio”.