Fabrizio Carcano
Atalanta

L’Atalanta vola in Europa, decisivo il ragazzo di casa: Matteo Ruggeri dalla Val Brembana

Il laterale di Zogno ha segnato la seconda rete. Gasperini: “È un ragazzo straordinario, è un degno ragazzo cresciuto a Zingonia”

Matteo Ruggeri, giocatore bergamasco dell'Atalanta

Matteo Ruggeri, giocatore bergamasco dell'Atalanta

Bergamo, 10 maggio 2024 – Nella serata più bella, nella vittoria contro il Marsiglia che ha catapultato l’Atalanta verso la prima finale europea della sua storia, ha vinto la Dea internazionale che ha schierato 12 giocatori stranieri su 15, ma alla fine decisiva è stata l’anima bergamasca del ragazzo di casa, di uno dei ragazzi di casa: Matteo Ruggeri da San Giovanni Bianco, alta Val Brembana, ma cresciuto a Zogno, partendo dall’oratorio locale dove ha tirato i primi calci.

Ventidue anni da compiere a giugno, prodotto dell’ inesauribile ‘Cantera’ di Zingonia, entrato nel settore giovanile nerazzurro a soli 10 anni: in quella squadra Pulcini con lui c’era anche Giorgio Scalvini, un anno in meno, ieri sera entrato nella ripresa.

Dea che vince con quattro canterani, gli altri sono il 24enne portiere riminese Carnesecchi, ieri sera in panchina, e il 32enne ciociaro Zappacosta, impiegato a destra. Dea che porta in panchina anche ieri sera altri quattro canterani (i giovani Bonfanti, Comi e Palestra e il 33enne terzo portiere Rossi, tutti lombardi) ma la firma nel 2-0 all’OM come detto è arrivata da Ruggeri, laterale dal fisico da corazziere tutto corsa e fatica a sinistra, lanciato 18enne da Gasperini contro il Liverpool in Champions nel novembre 2020, in un disastroso 0-5, e poi da titolare la domenica successiva contro l’Inter di Conte per arginare Perisic.

Da allora Ruggeri di strada ne ha fatta tanta: lo aspetta da settembre la nazionale di Spalletti, intanto fa la differenza nella sua Dea, con cui ha appena esteso il suo contratto fino al 2028.

“Ruggeri ha fatto un gol bellissimo, ha avuto capacità di inserirsi e coraggio. È un ragazzo straordinario, è un degno ragazzo cresciuto a Zingonia e nell'Atalanta", lo ha elogiato pubblicamente il tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini.

Lui, il diretto interessato, ha spiegato tutta la sua emozione a fine partita: “Il mio primo gol a Bergamo (l’altro lo aveva segnato a ottobre a Lisbona) è stata una grandissima emozione. Per me è motivo di grande orgoglio, i miei genitori hanno fatto tanti sacrifici per me, dedico a loro questo gol che mi hanno cresciuto con grande rispetto. Il merito è tutto loro. Ora pensiamo già alle finali e al campionato. Possiamo sognare a occhi aperti, siamo in finale e dobbiamo goderci il momento davanti alla nostra gente".

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