Bergamo, crolla il mercato del lavoro: più a rischio donne e giovani

Più penalizzati l'industria, il commercio e i servizi, ma non l'agricoltura

Un giovane in cerca di lavoro

Un giovane in cerca di lavoro

Bergamo, 2 luglio 2020 - Crolla il mercato del lavoro nel periodo del lockdown, causato dall'emergenza Coronavirus, a Bergamo. L'Osservatorio del territorio e del lavoro della Provincia di Bergamo ha confermato come il primo trimestre, compreso tra marzo e maggio, c'è stata la caduta delle posizioni di lavoro dipendente dovuta allo stop delle nuove assunzioni e al mancato rinnovo dei contratti temporanei. Il mese di maggio, con la graduale riapertura delle attività soggette a lockdown, segna un'attenuazione, relativamente al mese precedente, del calo occupazionale che resta marcatamente negativo negli ultimi tre (-6.685 posizioni) e dodici mesi (-7.283). Le nuove assunzioni a maggio 2020 sono state 7.162, -41,7% su maggio 2019 dopo il crollo del -68,2% registrato ad aprile e le cessazioni 7.972 in calo tendenziale del 26%. Ne risulta un saldo negativo mensile di -810 posizioni lavorative (contro il +1.527 di maggio 2019), in relativo miglioramento sul risultato pesantemente negativo del mese precedente (ad aprile 2020 era a quota -3.164).

Il crollo delle assunzioni e il saldo negativo dei movimenti riguardano l'industria e il commercio e servizi, ma non l'agricoltura (+413 nel trimestre non lontano dal risultato del 2019) e, almeno nel mese di maggio, non le costruzioni che segnano un aumento tendenziale delle assunzioni (1.326 contro le 1.188 di maggio 2019) e un saldo positivo (+486) tra ingressi e uscite, non sufficiente a rovesciare il segno negativo (-420) dell'intero trimestre. La componente femminile registra un calo piu' accentuato di quella maschile nelle nuove assunzioni (-49,7% contro -44,6%) e una minore riduzione delle cessazioni (-16,2% contro -22,3%). Lo stop delle nuove assunzioni, in specifico per i contratti di apprendistato e a tempo determinato, penalizza per definizione la componente giovanile: al di sotto dei 30 anni il calo tendenziale e' del 54,2%.