Bergamo, lavoro (quasi) garantito per i laureati dell’Università

Il dato: l'80% dei laureati riesce a trovare un occupazione. Il rettore: "Siamo sopra la media nazionale"

Gli studenti dell'Università di Bergamo

Gli studenti dell'Università di Bergamo

Bergamo, 10 giugno 2019 - L’80% dei laureati all’Università degli Studi di Bergamo trova lavoro entro l’anno. Lo rivela il XXI Rapporto AlmaLaurea 2019 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati 2018 presso le 75 Università aderenti al Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea. «Anche quest’anno il nostro ateneo – sottolinea il rettore Remo Morzenti Pellegrini – si distingue nel panorama nazionale posizionandosi, sul piano occupazionale, sopra la media. Si rivela funzionale e al passo con i tempi la scelta di attivare piani di studio con una buona componente pratica, sviluppata in forte sinergia con il territorio, finalizzati alla creazione di nuove figure professionali, come i più recenti corsi Smart technology engineering, Analisi e Pianificazione urbana, ambientale e valorizzazione del paesaggio e Psicologia della salute nei contesti sociali».

Il tasso di occupazione degli studenti bergamaschi supera di qualche punto percentuale la media italiana ed anche il voto di laurea è particolarmente elevato: 99,5 su 110 (97,1 per i laureati di primo livello, 105,2 per i magistrali biennali). I dati dell’indagine, che ha riguardato 4.969 laureati, si concentrano sull’analisi delle performance di laureati di primo e secondo livello usciti nel 2017 intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2013 e intervistati dopo cinque anni. Per i laureati nel 2017 il livello di occupazione è dell’82,6% (72,1% in Italia) per i titoli di laurea triennale e del 79,8% (69,4% in Italia) per i titoli di secondo livello. A cinque anni dal conseguimento della laurea di secondo livello, il tasso sale al 91,3% (85,5% in Italia).