Stop alla musica entro mezzanotte, a Sarnico pugno duro anti-movida molesta

Il sindaco vieta pure la vendita di alcolici dopo l’una e impone la serrata all’una e mezza

Ancora una notte di movida

Ancora una notte di movida

Pugno duro dell’Amministrazione comunale di Sarnico contro la movida molesta che da tempo sta creando disagi nella cittadina lacustre. Il sindaco Giorgio Bertazzoli ha emanato una delibera che prevede, a partire da venerdì 1° luglio e fino al 30 settembre, lo stop alla musica dentro e fuori i locali entro mezzanotte e vieta la vendita di alcolici dopo l’una, imponendo anche la chiusura delle attività all’1,30. E c’è pure un invito ai gestori dei locali a contenere il volume della musica all’esterno di bar e birrerie anche prima della mezzanotte. "È un primo segnale, un avvertimento", spiega il primo cittadino che, con questo provvedimento, intende provare a fronteggiare gli episodi di disordine pubblico che recentemente si sono verificati nel fine settimana a Sarnico, quando il paese viene letteralmente invaso da migliaia di giovani e giovanissimi. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto lo scorso sabato con la maxi rissa in piazzetta Freti tra bande di ragazzini abbruttiti dall’alcol.

La decisione di Bertazzoli è arrivata dopo una riunione in Comune con le forze dell’ordine e i gestori dei locali, ma soprattutto dopo la richiesta d’aiuto del primo cittadino alla Questura e alla Prefettura di Bergamo, che hanno garantito a breve l’arrivo di ulteriori rinforzi e maggiori controlli. «La situazione è grave – sottolinea Bertazzoli – e bisogna rendersene conto. C’è un problema tra schiamazzi, furti e furtarelli, giovanissimi che devastano il paese. Lunedì dovremo sostituire la cartellonistica perché hanno devastato tutto. I residenti mi tempestano di telefonate di protesta, dovevamo intervenire".

Non è piaciuta però, la decisione di Bertazzoli, agli esercenti di Sarnico, che si sentono penalizzati. A farsi portavoce del malcontento è il presidente dell’associazione dei commercianti Sarnicom, Matteo Cazzato: "La nostra associazione, tanto per cominciare, non è stata interpellata. Dopo due anni con i locali chiusi per la pandemia si sta dicendo alla gente di abbassare le serrande in anticipo perché c’è un problema di schiamazzi, che effettivamente è vero, ma si sta esagerando un po’. Nel massimo periodo di affluenza per Sarnico non si può pensare che la gente non lavori, soprattutto con l’aumento dei prezzi. Mi chiedo come il sindaco Bertazzoli possa pensare che questa ordinanza sia in grado di risolvere il problema. Bisogna agire direttamente su quello. Così invece si crea un danno alla categoria".