Bergamo, morta Piera Chiodi. Il Kenya perde l'angelo dei bambini

Stroncata da malore, aveva fondato con il marito il Children Center di Mambui diventato un punto di riferimento per orfani e minori abbandonati dalle madri sieropositive

Piera Chiodi con il marito Roberto è riuscita a creare un orfanotrofio in Kenia

Piera Chiodi con il marito Roberto è riuscita a creare un orfanotrofio in Kenia

Bergamo, 19 gennaio 2022 - Per tutti era Mama Piera. Il Kenya e tanti connazionali hanno perso uno dei cuori più grandi della solidarietà del paese africano. Un cuore grande e instancabile nel fisico minuto di Piera Chiodi, bergamasca, morta all’età di 80 anni per un malore. Insieme al marito Roberto, aveva fondato il Children Centre Asante Sana di Mambrui, dove in poco tempo, grazie agli aiuti di tanti italiani che avevano visitato l’orfanotrofio e si erano resi conto dell’opera genuina ed intelligente di Piera, aveva creato due dormitori, maschile e femminile, con i loro servizi, un grande refettorio con cucina e disimpegno e soprattutto una vera e propria scuola primaria con le otto classi più le tre dell’asilo e tredici insegnanti a libro paga.

Da tempo Mama Piera, che aveva da poco compiuto ottant’anni, non godeva di ottima salute, ma la sua energia era ancora indispensabile per Asante Sana (che vuol dire “grazie tante“ in lingua swahili). Se n’è andata comunque all’improvviso, un malore ha lasciato i 130 ospiti del centro senza una madre e tutti quelli che l’hanno conosciuta con un vuoto dentro. Asante Sana ha iniziato la sua opera prendendosi cura di orfani o bambini abbandonati, spesso da madri sieropositive, accudendoli e curandoli in sinergia con un altro centro, quello dell’altrettanto attiva, energica e generosa Suor Nadia a Ndithini, vicino Nairobi.

"Più volte in passato abbiamo raccolto fondi per quell’oasi di benessere e di crescita per bimbi keniani che è Asante Sana e ci siamo resi conto direttamente della bontà del lavoro di Piera Chiodi. L’abbiamo vista qualche giorno fa e, visibilmente stanca e provata, ci raccontava di come in questo periodo di emergenza alimentare in tanti nell’entroterra di Mambrui si approcciassero a lei, sperando che accogliesse i loro bambini a cui non riuscivano a dare da mangiare. “Come posso fare? Io vorrei aiutarli tutti…“ ci ha detto. Non si fermava, non si sarebbe fermata mai. È stato il suo grandissimo cuore a cedere, non il suo spirito votato all’aiuto dei meno fortunati" raccontano sul portale degli italiani in Kenia.

Secondo i dati trasmessi nel 2020 dall’Unicef, in Kenya ci sono più di 111mila bambini sieropositivi. "Il Kenya ha registrato un aumento delle nuove infezioni da Hiv per la prima volta in un decennio – stimano le Nazioni Unite –. Nel 2020 i malati sieropositivi sono aumentati di oltre duemila casi, quindi da 32.025 dell’anno prima a 34.540". E gran parte di questi sono proprio sulla costa del Kenya, inflitta dal turismo sessuale alimentato tanto dai residenti quanto dagli stranieri. Molte madri, soprattutto negli ultimi anni, arrivavano da Mama Piera per darle i propri figli. Il centro Asante Sana ha avuto un ruolo rilevante nel dare speranza ai più giovani della comunità costiera keniana.