Basso Sebino, tutti in coda per il vaccino: incubo meningite

Dopo l’ultimo decesso, nelle province di Bergamo e Brescia i cittadini si accalcano negli ambulatori. Tensioni e liti per ottenere un posto

L’ingresso dell’ambulatorio di Iseo: a “caccia“ del vaccino

L’ingresso dell’ambulatorio di Iseo: a “caccia“ del vaccino

Predore, 5 gennaio 2020 -  Sul lago d’Iseo, nella Valle dell’Oglio e in Franciacorta serpeggia la paura di un possibile contagio da meningococco, causa della meningite. L’ultimo decesso è stato quello di Marzia Colosio: una 48enne di Predore, in provincia di Bergamo. Nelle ultime settimane nella vicina Villongo si sono verificati altri tre casi di meningite tra cui quello Veronica Cadei di 19 anni. Marzia Colosio, secondo i primi accertamenti, sarebbe morta proprio per sepsi da meningococco di tipo C, lo stesso di Villongo.

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera hanno disposto una vasta campagna vaccinale sia nella bergamasca sia nella zona del Sebino Bresciano e della Franciacorta. I paesi coinvolti sono, al momento, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola, Viadanica, Vigolo e Villongo per quanto riguarda la bergamasca e Capriolo, Paratico e Iseo per quanto riguarda la provincia di Brescia.

«Stiamo affrontando una situazione straordinaria - ha spiegato Gallera - in stretto raccordo con l’Istituto superiore di sanità". Ieri in giornata lo stesso Gallera ha smentito l’ipotesi che ci sia un portatore sano che sta diffondendo la malattia. Non è stato fatto alcun test per identificare l’eventuale portatore del morbo. "Smentisco categoricamente che siano stati effettuati test con “tamponi salivari” negli ambulatori di Villongo e Sarnico. Regione Lombardia non ha avviato ricerche di portatori sani di meningococco nel territorio interessato dai casi - ha spiegato Gallera - Tale indagine non ha efficacia per contenere l’infezione; unico intervento utile per prevenire i casi è la vaccinazione di cui è in corso la campagna straordinaria".

Intanto , nei paesi si è creata una vera e propria psicosi, anche perché le persone che desiderano sottoporsi al vaccino sono moltissime e i tempi necessari ad effettuare le iniezioni sono purtroppo lunghi. Tutto il personale disponibile è stato richiamato in servizio, compresi diversi pensionati. Solo a Iseo nella giornata di ieri sono stati distribuiti 600 numeri ad altrettante persone che hanno prenotato. Molte non sono ancora state vaccinate. Lo saranno tra oggi e domani. Stamani saranno distribuiti altri numeri, così come lunedì. Questo accadrà in tutti gli ambulatori ordinari e straordinari dove è in corso la campagna voluta dalla Regione gestita dalle Ats di Brescia e Bergamo. Martedì sera, intanto, i sindaci dei comuni interessati e i medici di base incontreranno i vertici, per fare il punto sulla situazione. Intanto per tutta la giornata di ieri la tensione è stata alle stelle. Agli ambulatori si sono create code lunghissime in cui non sono mancate le liti, anche feroci, per accaparrarsi un posto. Molti cittadini hanno espresso paura, rabbia e insoddisfazione sia dal vivo sia tramite i social network. "L’Ats di Brescia ha disposto che siano vaccinati i cittadini dagli 11 ai 60 anni che non hanno copertura vaccinale - ha spiegato il sindaco di Iseo Marco Ghitti - Le vaccinazioni proseguono fino a lunedì mattina. Vi chiedo di essere pazienti". Anche in Bergamasca i sindaci hanno invitato la popolazione alla calma. Nuovi ambulatori saranno allestiti nei prossimi giorni. Non si esclude che anche ai medici di base sarà chiesto di contribuire. Lunedì si svolgeranno i funerali di Marzia Colosio.